Firenze – Terzo giorno di sciopero per gli operatori dell’assistenza domiciliare delle cooperative Di Vittorio e Zenith. “La situazione non è certo delle migliori – dicono alcuni lavoratori – in quanto è sempre difficile fare sciopero, farlo poi in questo contesto è veramente paradossale”. Sì, però il motivo “è fondamentale per ogni lavoratore, vale a dire è la sicurezza sia di noi che degli utenti”. Ricordiamo infatti che ciò che lamentano gli operatori dell’assistenza domiciliare è proprio la carente dotazione dei Dpi, ovvero dei presidi sanitari per mettere il più possibile in sicurezza sia gli operatori che gli utenti, per lo più anziani, cui è rivolto il servizio. Fuor di metafora, “mascherine scadenti, o di stoffa (dovremmo lavarle a casa e poi asciugarle, col rischio di portare il virus nelle nostre famiglie) o di carta velina, che non trattengono neppure uno starnuto, carenza generalizzata degli altri presidi”. A fronte dello sciopero, indetto dalla sigla sindacale Usb, crescono i carichi per i lavoratori più deboli e ricattabili, quelli a tempo determinato, che continuano a essere per lo più operativi: turni massacranti, anche di 11 ore. E molti fra i lavoratori preferiscono mettersi in malattia.
19 Marzo 2020
Assistenza domiciliare, terzo giorno di sciopero
1 minuto di lettura