Prato – Anche a Prato, dopo l’Assemblea Nazionale di Italia Viva i primi di febbraio a Roma, arrivano i coordinatori del partito di Matteo Renzi: Antonio Longo e Gabriella Massagni. Ma la sorpresa in città è stata il tesseramento del consigliere comunale Giacomo Sbolgi eletto nella lista civica di Biffoni Sindaco lo scorso maggio che fa di lui il primo politico in Consiglio Comunale a passare nelle file del partito di Renzi.
Un trascorso politico di tutto rispetto quello di Giacomo Sbolgi con dieci anni di esperienza dapprima con la Margherita in qualità di consigliere esterno in circoscrizione centro per la commissione cultura e affari sociali.
Nel quinquennio 2009/2014 eletto nel partito dell’UDC diviene vicepresidente circoscrizione centro e presidente della commissione urbanistica ed ambiente. Fonda nel 2013 l’associazione “Consorzio Santa Trinita” insieme all’avvocato Francesco Querci con un gruppo di cittadini e professionisti per la riqualificazione del centro storico di Prato.
Arriva a sorpresa oppure no la notizia del suo tesseramento ad Italia Viva?
«Non credo, anche perché la mia è una scelta che non può meravigliare visto che avevo manifestato già la mia intenzione a Matteo Biffoni, qualora si fosse presentata l’occasione,di tesserarmi in un partito.»
Quindi con il Sindaco nessun problema?
«Non ho parlato con Matteo anche perché non penso che a lui faccia differenza che io abbia o meno una tessera di partito; del resto anche altri civici della lista Biffoni Sindaco hanno la tessera del partito democratico.»
Non crede che ci saranno dei problemi in giunta?
«Secondo me no anche perché avere un consigliere eletto che appartiene ad un partito che si muove nell’alveo del centrosinistra non può che rafforzare la maggioranza.»
Dunque all’orizzonte non vede scossoni in Consiglio Comunale?
«Assolutamente no. Sono e resto un consigliere comunale della lista civica del Sindaco e non intendo uscire per fare un gruppo a sé. Perché penso che possono convivere all’interno della lista civica tante anime da quelle più radicali a quelle moderate.»
Lei sa che alla lista civica del Sindaco nonostante un ottimo risultato alle scorse elezioni (terza forza politica in città) non è arrivato alcun assessorato?
“Vero. Ma ai civici sono arrivate la vicepresidenza del Consiglio Comunale,una Presidenza di commissione e deleghe, dunque un ampio riconoscimento. Del resto la legislatura è lunga.Vedremo dopo le regionali.”
A proposito di elezioni regionali Italia Viva a Prato sosterrà Eugenio Giani come presidente regionale. Una candidatura condivisa da tutta la coalizione di centrosinistra ma chi si presenterà con Italia Viva?
«Il nostro obiettivo è che Eugenio Giani diventi presidente della Regione Toscana e di questo sono molto contento perché a più riprese ha mostrato la sua preparazione e competenza. Altro non so dirle.»
I coordinatori di Italia Viva a Prato sono Antonio Longo e Gabriella Massai. Quest’ultima dichiaratamente renziana ha aderito subito dopo la scissione dal Pd di Matteo Renzi al suo neopartito. Discutibile invece la scelta su Longo con alle spalle un passato importante di centrodestra.
«Conosco Antonio da tantissimi anni e ci confrontiamo spesso. Durante la scorsa campagna elettorale mi ha sostenuto ed aiutato mostrandosi apertamente contrario ai populismi e sovranismi della Lega e ha preso in diverse occasioni le distanze dal candidato sostenuto dalla lega e dal centrodestra Daniele Spada.»
Un’ultima domanda riguarda il suo programma elettorale. A che punto è?
«Il mio programma elettorale era ed è incentrato sulla riqualificazione del Centro Storico di Prato, di cui anche il Consorzio Santa Trinita si è fatto portavoce per contrastare e recuperare alcune delle zone più degradate della città. Ho in mente diversi progetti ma è ancora presto per parlarne. Ci sono stati poi vari incontri organizzati dalla associazione di cultura e politica “Prato è” che ho contribuito a far nascere lo scorso anno sulla spinta della competizione elettorale. E ci sono state iniziative importanti per parlare della città a cui il Sindaco Biffoni è sempre stato presente.»
Foto: Giacomo Sbolgi