Firenze – Alla fine, non solo il tavolo, sebbene non in presenza, c’è stato, ma è emersa anche una novità, vale a dire che l’advisor nominato da Gkn, l’imprenditore Francesco Borgomeo, avrebbe messo sul piatto due manifestazioni di interesse, che parrebbero promettenti per la reindustrializzazione della Gkn di Campi Bisenzio. Una di queste, sarebbe finalizzata a produrre macchinari per l’industria farmaceutica, l’altra per produrre componenti per energie rinnovabili. L’advisor di Gkn Borgomeo si sarebbe detto anche disponibile a rilevare l’azienda per poi cercare altri soggetti.
La nuova carta è uscita dal mazzo oggi, nel corso dell’incontro tenutosi nel pomeriggio tra istituzioni locali, organizzazioni sindacali, collettivo di fabbrica, e l’advisor. Presenti all’incontro, oltre ovviamente alla delegazione del Collettivo di fabbrica, l’assessora al lavoro della Regione Toscana Alessandra Nardini, e assieme a lei, collegati dalla sede dell’assessorato, il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, il direttore generale della regione Paolo Pantuliano. In video conferenza anche il consigliere del presidente della giunta regionale per le crisi aziendali Valerio Fabiani e il capo di gabinetto del presidente Paolo Tedeschi, l’assessora al lavoro del Comune di Firenze Benedetta Albanese e Giovanni Bettarini per la Città Metropolitana di Firenze. Il Presidente Giani, che non ha potuto partecipare all’incontro per inderogabili impegni istituzionali a Bruxelles, si è tenuto costantemente aggiornato tramite l’assessora Nardini, che ha delegato a coordinare l’incontro. L’incontro è stato propedeutico al tavolo convocato al Mise nella giornata di domani, giovedì 2 gennaio. Regione Toscana, Comuni di Campi Bisenzio e Firenze, Città Metropolitana, dichiarano di essere uniti a difesa di lavoratrici e lavoratori e del sito produttivo di Campi per cui è necessaria una seria e reale prospettiva di reindustrializzazione.
All’advisor Francesco Borgomeo è stato chiesto di fornire chiarimenti sull’attività svolta e sulle opzioni in campo, nonché ribadito la necessità di assicurare garanzie sul fronte del mantenimento dei livelli occupazionali, ricordando che si tratta di 422 persone e famiglie, a cui si sommano le lavoratrici e i lavoratori degli appalti. È stato inoltre stigmatizzato il comportamento dell’azienda che ha inviato una lettera annunciando direttamente a lavoratrici e lavoratori il riavvio delle procedure di licenziamento. Riavvio che, secondo quanto risulta, non si è ancora concretizzato e che non deve concretizzarsi, in quanto minerebbe il percorso di confronto sulla vertenza.
Dario Salvetti, Rsu Gkn, commenta la gornata odierna: “Un’altra giornata di lotta per i lavoratori e le lavoratrici Gkn, sotto la pioggia, fradici di orgoglio e di dignità, ancora una volta in lotta per rimandare ed annullare i licenziamenti. La vertenza è ancora in piedi, lo dobbiamo al territorio che è insorto per noi, e continuiamo a chiedere un percorso chiaro di ripartenza della fabbrica che preveda un mandato di vendita chiaro, un passaggio di società in continuità produttiva e occupazionale portandosi dietro posti di lavoro e diritti. Lo Stato, a garanzia di questo ponte verso un’ulteriore soluzione e continueremo a verificare questo percorso aperti alla discussione, ma nello stesso tempo fermi nella dignità e nella lotta”.
I rappresentanti istituzionali hanno ribadito la volontà e la necessità di tenere costantemente informate e aggiornate le organizzazioni sindacali. “Le istituzioni – dicono – come è sempre stato dal primo momento, continuano ad essere al fianco di lavoratrici e lavoratori e faranno tutto ciò che è in loro potere per giungere ad una positiva soluzione della vicenda e chiedono al Governo di continuare a seguire questa vertenza in maniera attiva, accompagnando insieme ad Invitalia il processo di reindustrializzazione”.
Foto da pagina FB del Collettivo di Fabbrica Gkn