Firenze – L’ex Palazzo delle Poste, quello progettato dall’architetto Michelucci, quello in via Pietrapiana che era stato segnalato dalla Rete Antisfratto fiorentina (https://www.stamptoscana.it/patrimonio-pubblico-dismesso-e-sfitto-la-campagna-si-ferma-in-via-pietrapiana) nell’ambito della campagna di denuncia di edifici pubblici dismessi e vuoti, diventerà uno Studentato. A dirlo alla città il privato che si occuperà dell’operazione.
Sul Palazzo di via Pietrapiana, era stata già approvata in consiglio comunale una delibera, la delibera 12/2020, che riguardava la convenzione per la compensazione degli impatti generati dall’incremento/modifica del carico urbanistico a seguito della decisione di Poste italiane di attivare la scheda norma che riguarda l’immobile. Ciò significava che l’immobile sarebbe stato oggetto, da parte del privato, innanzitutto di una riqualificazione che porterà a un mix di funzioni così suddivise: 15% a destinazione residenziale, 35% commerciale per medie strutture di vendita e 50% a direzionale, mentre, accettando la proposta della proprietà di monetizzare le compensazioni dovute alle trasformazioni, si doveva giungere a realizzare una nuova piazza, con una contestuale riorganizzazione degli spazi pubblici della zona di via Pietrapiana, oltre al completamento della pedonalizzazione e dell’area ciclopedonale. Perciò, il pacchetto di interventi legato alla rinascita del palazzo ex Poste sarebbe stato reso possibile grazie agli oneri di compensazione dovuti al Comune di Firenze dall’operatore privato. La somma dovuta al Comune a titolo di compensazione per la trasformazione fu calcolata in 986mila euro.
In questo quadro, la proprietà dell’immobile, Europa Gestioni Immobiliari spa (Gruppo Poste Italiane), ha locato a Camplus, uno dei maggiori provider di housing per studenti universitari in Italia, con Cbre nel ruolo di advisor, una porzione dell’edificio costruito da Michelucci. Lì sorgerà lo studentato da circa 200 posti letto. Nello spazio restante, troveranno posto attività commerciali e direzionali (uffici). Inoltre, nel progetto è prevista la realizzazione della nuova piazza e la riorganizzazione degli spazi pubblici dell’area di via Pietrapiana, col completamento della pedonalizzazione e dell’area ciclopedonale.
“Firenze con quest’operazione si conferma una location prime per operatori e investitori. Il provision rate, nonostante i progetti in essere, rimane ancora limitato mostrando ampi margini d’investimento. Lo Student Housing sta guadagnando terreno in Italia e queste operazioni lo dimostrano”, dice Andrea Mancini di Cbre Italy.
Il fondatore di Camplus e amministratore delegato Maurizio Carvelli annuncia: “Con l’intervento di via Pietrapiana a Firenze arricchiamo la nostra presenza in città. Questa seconda struttura rientra nel solco degli interventi che Camplus è solito fare: riqualificare il patrimonio esistente e restituire alla città qualcosa di molto bello e funzionale”.
Sulla questione, interviene con una nota il gruppo consiliare di Spc: “Il Sindaco parla spesso di “riportare la residenza in centro”, ma solo il 15% dell’immobile conserverà questa funzione, mentre il 35% è destinato al commerciale e ben il 50% al direzionale, in cui rientrano evidentemente i 200 posti di studentato annunciati da CBRE, che ci fornisce più informazioni di quanto non faccia chi governa la città – si legge – mesi fa avevamo chiesto alla Giunta se avesse intenzione di confrontarsi sul futuro di quella parte della città, prendendo atto anche della storia importante del territorio: sostanzialmente nessuna risposta politica ci è mai stata data, mentre gli uffici hanno dato riscontro alle domande tecniche che avevamo posto”.
“Fateci capire, care colleghe e cari colleghi della maggioranza: a Firenze le cose le decidono i privati che fanno della città un’occasione di profitto, mentre la politica si sottrae da qualsiasi confronto? – scrive il consigliere Dmitrij Palagi – Così ci avviciniamo al nuovo piano operativo? L’ennesimo studentato in un edificio storico? Che fine ha fatto il percorso partecipativo nella progettazione della pedonalizzazione della piazza e che tipo di residenza sarà quella del 15% di sopravvivenza prevista?”. Conclude la nota: “Proprio stamani è andato “in scena” l’ennesimo sgombero, mentre gli sfratti hanno drammaticamente ripreso le loro esecuzioni con forza pubblica. Si tratta di uno studentato che offende la città, nei modi in cui viene reso noto e nel merito dell’ennesima trasformazione a favore della mercificazione di Firenze”.
Sulla vicenda che vede al centro Camplus e la popolazione studentesca fiorentina, interviene il sindaco Dario Nardella: “Il mio obiettivo è fare della nostra città una capitale mondiale dell’alta formazione – ha detto – ci siamo già dati le finalità di raddoppiare la popolazione studentesca di Firenze dagli attuali 15 mila studenti stranieri ai 30mila nei prossimi 5 anni e di potenziare insieme alla rettrice il livello di attrattività dell’ateneo fiorentino, sfruttando complessivamente la rete di Istituzioni e università italiane e straniere, che a Firenze è tra le più attive e ramificate al mondo”.
Un obiettivo che per essere realizzato, dice ancora il sindaco, rende necessario “scommettere sui servizi e investire sulle infrastrutture. Uno dei problemi più rilevanti a Firenze riguarda proprio l’accoglienza degli studenti fuori sede, italiani e stranieri, che scelgono la nostra città come meta di un percorso di formazione o alta formazione e aggiornamento. Per questo intendiamo proseguire sulla strada degli studentati, offrendo una gamma di possibilità che risponde a tutte le esigenze economiche dei nostri giovani ospiti”.
“Il Camplus è uno dei risultati più importanti di questo progetto – ha continuato Nardella – si tratta di uno studentato tra i più grandi d’Italia, che risponde a una fascia media di studenti italiani e stranieri, grazie a una gamma di servizi che vanno dai livelli più basilari a quelli più complessi, come veri e propri corsi. Siamo molto contenti di questa realizzazione, anche perché si è data una svolta a un immobile abbandonato da molti anni che contribuiva al degrado e all’insicurezza della zona”.
“Da ora in poi avremo tanti giovani, italiani e di altre nazionalità, che popoleranno questa parte della città – ha aggiunto – e che la renderanno più vivace e più vivibile. Andiamo avanti poi con il grande studentato a Belfiore, anche lì in una zona degradata dove per 30 anni abbiamo avuto un buco nero senza alcun tipo di destinazione, e alla Manifattura Tabacchi. Non si tratta solo di realizzare Student hotel per una utenza di alta fascia, ma studentati per tutte le tasche”.
Conclude Nardella: “Il nostro investimento, insieme ai privati su queste infrastrutture, serve anche a combattere in modo concreto la rendita passiva immobiliare – ha conclsuo il sindaco Nardella – che è spesso alla base degli affitti a nero, di cui gli studenti sono i principali bersagli. Abbiamo ancora casi di appartamenti piccoli affittati a nero a 600-700 euro al mese. L’unico modo per combattere questo meccanismo, oltre ai controlli, è proprio la capacità di mettere in campo un’offerta alternativa ed economicamente competitiva”.