Firenze – Questa mattina 7 ottobre sono state effettuate delle perquisizioni dalla Guardia di finanza nella sede di Gest spa, società di gestione della tramvia di Firenze. Le perquisizioni rientrano nell’ambito di un’inchiesta della procura di Firenze che ipotizza il reato di peculato in concorso. L’ipotesi sarebbe che l’azienda abbia occultato parte dei ricavi derivanti dalle vendite dei biglietti, evitando così di doverne restituire una quota al Comune di Firenze, che sarebbe parte offesa nel procedimento. Stamane sono stati acquisiti documenti nella sede di Tram spa, la società che ha dato in concessione il servizio a Gest.
Il meccanismo ipotizzato nell’ambito dell’inchiesta della procura, sarebbe il seguente. Le convenzioni di concessione del servizio prevedono che il Comune di Firenze garantisca che gli introiti della vendita di biglietti siano in linea con quelli previsti dal piano economico finanziario. Ma se gli introiti si rivelano superiori rispetto a quelli previsti, è il gestore del servizio, ossia Gest, dare il surplus al Comune.
Questo passaggio è contestato dall’accusa; infatti, l’ipotesi accusatoria è che parte dei redditi ottenuti da Gest sarebbero stati invece occultati dai vertici della società, al fine di evitare il movimento contabile a favore del Comune di Firenze. Gli investigatori starebbero passando alla lente d’ingrandimento la condotta tenuta dai vertici di Gest fin dal momento dell’entrata in funzione della tramvia, nel 2010. Le perquisizioni odierne sarebbero dunque finalizzate a sequestrare documentazione riguardante tutti gli anni di esercizio. Accertamenti che sarebbero scattati dopo che gli inquirenti avrebbero individuato presunte operazioni di mascheramento dei redditi da parte di Gest.
Sulla questione giunge una nota di Gest spa. “Stamani la Guardia di Finanza è venuta negli uffici di Gest per acquisire atti relativi alla gestione della tramvia. É stata fornita tutta la documentazione richiesta e data la massima collaborazione all’indagine”.
“Abbiamo fornito tutto quanto richiesto – commenta l’amministratore delegato Jean Luc Laugaa – siamo sereni e sicuri della assoluta correttezza nella gestione. Gest è del tutto estranea ai fatti oggetto dell’indagine”.
Per quanto riguarda le accuse ipotizzate, Laugaa aggiunge: “Gest, in quanto società di gestione della tramvia, non vende biglietti e non incassa direttamente i loro introiti. L’unica fonte di entrata, come definito dal contratto di servizio con Tram spa, è un rimborso commisurato solo ed esclusivamente al numero dei chilometri prodotti e non ha alcuna relazione con la vendita dei biglietti né con il numero dei passeggeri trasportati”.