Regione firma accordo per il lavoro nel Chianti, Fabiani: “Inizia una fase nuova”

Firenze – “La firma della Regione chiude il cerchio istituzionale e segna l’avvio di una fase nuova, che porterà alla sigla di un Patto per il lavoro nel Chianti, a partire dalla vertenza dell’ex cementificio Testi”. Così Valerio Fabiani, consigliere per il lavoro e le crisi aziendali del presidente Eugenio Giani, che questa mattina ha sottoscritto a San Casciano l’accordo per il lavoro, lo sviluppo, l’occupazione, la formazione e l’ambiente del Chianti. Fabiani è stato anche a Greve dove ha incontrato i lavoratori dell’ex cementificio (ora di proprietà Buzzi Unicem) in un luogo simbolo, il presidio dove per quasi un anno sono stati impegnati  i lavoratori.

A far gli onori di casa il sindaco di San Casciano, Roberto Ciappi, e quello di Greve in Chianti, Paolo Sottani. L’accordo infatti prevede azioni per un adeguato ricollocamento degli ex dipendenti di Testi e per quanti sono rimasti senza occupazione.“Con questo atto si entra nella logica di bacino territoriale di occupazione: si condividono dati e interventi da parte di tutti gli attori che possono generare e governare l’occupazione, le istituzioni, le organizzazioni di categoria, i sindacati”, ha aggiunto Fabiani. “Per noi – ha concluso – la partita non è finita fin quando non avremo posto le basi per una reindustrializzazione del sito: grazie alla mobilitazione dei lavoratori e al lavoro delle istituzioni, si è avviato un confronto serio con il gruppo Buzzi Unicem. Confido che presto potremo vederne i frutti”.

L’accordo per il lavoro nel Chianti fiorentino è stato sottoscritto dalle amministrazioni di Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Barberino Tavarnelle, Impruneta e Bagno a Ripoli. L’impegno è condiviso anche dalle le sigle sindacali (Cgil, Cisl e Uil) e da Confindustria, Cia, Cna, Coldiretti, Confartigianato, Confapindustria, Unione degli agricoltori, Confesercenti e Camera di commercio di Firenze, Chiantiform. Ogni attore coinvolto  dovrà dare il proprio contributo. Centrale il rapporto con la Regione: l’attività sul territorio sarà raccordata a quella dei Centri per l’impiego in stretto raccordo con Arti, l’Agenzia regionale per l’impiego.

Fondamentale il tema della formazione per la riqualificazione del lavoro nell’area. Tra gli impegni delle amministrazioni la costituzione di ‘alleanze formative’ per specializzare figure professionali e per permettere ai giovani di sviluppare la propria carriera in collaborazione con le imprese nell’area.  L’accordo territoriale, come chiarito questa mattina, ha lo scopo di dare una cornice all’importante accordo sindacale sottoscritto tra azienda e organizzazioni sindacali lo scorso giugno.

 

 

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