Il programma, che replica quello grazie al quale nel 2019 sono stati acquistati dai Comuni ben 108 alloggi, permetterà alle amministrazioni comunali interessate di acquistare appartamenti già pronti e disponibili, vuoti, da tempo invenduti, che potranno essere utilizzati dai Comuni come edilizia residenziale pubblica. Un modo di affrontare il tema del diritto alla casa, che affianca e non sostituisce la costruzione ex novo di immobili destinati all’edilizia popolare.
“In un momento difficile come quello attuale è opportuno ed urgente incrementare l’offerta pubblica di alloggi favorendo, con la necessaria tempestività, una più articolata offerta abitativa – è stato il commento dell’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli – le conseguenze della pandemia sulla situazione economica e sociale hanno colpito in maniera più pesante le categorie più fragili ed è cresciuto anche il numero di persone in difficoltà a sostenere il costo dell’affitto. Per questo vogliamo ampliare l’offerta di alloggi in locazione a canone sociale. Con questo provvedimento vogliamo quindi contribuire a incrementare il patrimonio di edilizia popolare dei Comuni, e a farlo con modalità il più possibile rapide ed efficaci”.
I soggetti attuatori degli interventi saranno i Comuni sul cui territorio gli stessi sono localizzati. Una volta pubblicato sul BURT il decreto che avvia la procedura (e questo avverrà nelle prossime settimane) ci saranno 120 giorni di tempo nei quali i Comuni potranno bandire delle procedure di evidenza pubblica per selezionare offerte di vendita che saranno valutate in base alle dinamiche sociali, abitative e infrastrutturali del territorio e all’offerta economica.
Successivamente i Lode, organismi su base provinciale che esercitano importanti funzioni nel settore dell’edilizia residenziale pubblica, ordineranno le proposte di acquisto (tenendo conto delle graduatorie comunali); infine l’elenco verrà trasmesso alla Regione Toscana.
Il finanziamento di ogni proposta ammessa sarà erogato alla presentazione da parte del comune proponente, entro il 15 dicembre 2021, del contratto preliminare di compravendita.
“Questo intervento – conclude Spinelli – rappresenta un atto operativo volto a dare risposte concrete per garantire il diritto alla casa, a cui seguiranno altre iniziative conseguenti alla recente Delibera di Giunta regionale con la quale si è avviato un percorso per individuare patrimonio edilizio inutilizzato nella prospettiva di utilizzarlo per far fronte all’emergenza abitativa”.