Povertà, Prato: la S.Vincenzo ha distribuito 111 tonnellate di cibi

Prato – È stato presentato dal Consiglio Centrale della Società di San Vincenzo de Paoli di Prato, insieme alle 16 Conferenze di Carità operative sul territorio, il rendiconto statistico per l’anno 2020. Il primo pensiero da parte del Presidente Andrea Gori è andato alle Istituzioni, agli Enti e ai cittadini per i contributi e le offerte che hanno reso possibile soccorrere le tante povertà presenti in città. E non è mancato il riferimento alle parrocchie che ospitano le  Conferenze perché danno loro modo di relazionarsi con il pubblico dei fedeli, ma anche a quelle che, per varie ragioni, non le ospitano più.

Le risorse raccolte hanno aiutato 1.254 famiglie in difficoltà, per un totale di oltre 4.500 persone. E grazie all’impegno dei volontari è stato possibile aumentare la disponibilità di generi alimentari ottenuti gratuitamente e ridistribuiti, per un totale di 111 tonnellate (dalle 78 del 2019), potendo così venire incontro ad oltre 2.200 persone, per lo più soggetti esclusi, o temporaneamente sospesi, dai benefici dell’Emporio Caritas.

I riflessi negativi della pandemia hanno gravato purtroppo sulla situazione economica delle famiglie. I casi registrati sono stati il 12%  e che hanno  evidenziato come causa principale di povertà la disoccupazione; per contro alla voce “famiglie uscite dalla povertà” se ne sono riscontrate  solo 13. In aumento del 14% i senza fissa dimora ai quali l’Associazione ha prestato soccorso. La percentuale relativa alla presenza di immigrati in difficoltà economica ha registrato nei Centri d’Ascolto dell’Associazione numeri ancora alti attestandosi al 63%.

Una delle voci più cospicue di spesa per la San Vincenzo de Paoli è rappresentata dalle bollette scadute o a rischio sospensione, perché molte famiglie si sono trovate  “spiazzate” anche solo per una bolletta di conguaglio; e non infrequenti i casi in cui esse non sono riuscite far fronte alle bollette “ordinarie” per l’improvviso  impoverimento. E  ciò anche in caso di una spesa imprevista per una riparazione urgente o per la necessità di sostituire un elettrodomestico essenziale.

La San Vincenzo de Paoli ha confermato poi  la propria collaborazione con le altre Associazioni del territorio: Caritas Diocesana, Volontariato Vincenziano, Antiviolenza Donna, Centro d’Aiuto alla Vita, Banco Alimentare, Emporio della Solidarietà, Mensa “Giorgio La Pira”. Da ricordare, infine, il contributo alla marginalità estrema, con il conferimento settimanale alla Ronda notturna della Croce d’Oro di sacchetti alimentari a consumo immediato confezionati dalle sette Conferenze sparse in città.

Decisiva, durante il periodo di chiusura totale a causa della pandemia, la disponibilità dell’Associazione ambientalista “Quelli di Piazza Ciardi e delle Vie del Corso” che ha svolto la parte logistica della partecipazione al progetto “spesa a casa”. Infine la San Vincenzo de Paoli ha ulteriormente intensificato la collaborazione con i Servizi Sociali del Comune nel fronteggiare tempestivamente gli interventi non dilazionabili. “Unico rammarico, – ha concluso il Presidente Gori -la forzata sospensione a inizio autunno del servizio presso il Centro d’Ascolto Centrale di via del Carmine per esaurimento fondi, causato principalmente dal venir meno di un abituale contributo da parte di un Ente cittadino. Che però si è tuttavia felicemente risolto grazie alla pronta e copiosa solidarietà da parte della cittadinanza, non appena gli organi di stampa hanno fatto cenno alla difficoltà che stavamo fronteggiando”.

L’Associazione  della San Vincenzo de Paoli può contare sulla presenza di 140 confratelli, compreso 9 nuovi iscritti, e più di 30 ausiliari non tesserati, potendo così mantenere costante la propria opera di carità per far fronte alle crescenti povertà. È su base volontaria gratuita, ha spese gestionali contenute al di sotto del 2% delle somme movimentate, per altro abbondantemente coperte dai contributi degli stessi confratelli, che rappresentano oltre il 4% delle entrate.

 

Nella foto un antico registro in cui si annotavano le persone indigenti di Prato custodito negli archivi dell’Associazione San Vincenzo de Paoli

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