Firenze – Quattro cuochi, di cui due dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi, preparano pasti a strutture tutti i giorni impegnate sul territorio per aiutare persone bisognose, Salvatore Toscano (cuoco dell’Alleanza) di Mangiando Mangiando di Firenze, Christian Borchi (cuoco dell’Alleanza) di Vicchio (FI), Paolo Gori di Da Burde di Firenze e Francesco Grandi della Pensione Bencistà di Fiesole (FI).
I pasti vengono preparati con materie prime locali stagionali e di eccellenza e sistemati in appositi contenitori. Le strutture coinvolte, in collaborazione con l’Associazione Banco Alimentare della Toscana, sono l’Anfass di Firenze, la Provincia Romana della Mercede Oasi di Firenze, la Comunità Antoniano Poggio Gherardo di Fiesole e l’Associazione casa Betania di Signa. Presenti ieri sera alla consegna dei 50 pasti preparati dallo chef Salvatore Toscano a Anfass Firenze la vicesindaca Alessia Bettini e l’assessora al Welfare Sara Funaro, con fiduciario di Slow Food Firenze Gian Marco Mazzanti e il direttore dell’Anfass Giovanni Russo.
“Solidarietà fa rima con sostenibilità, stavolta è proprio il caso di dirlo: questa è davvero un’iniziativa di grande valore, che mette al centro materie prime del territorio e cibo di grande qualità, grazie a Slow Food, ai cuochi coinvolti e a tutte le realtà che hanno aderito – hanno detto Bettini e Funaro – In un momento di forte crisi come questo fa davvero bene vedere che la generosità e la voglia di mettersi a disposizione degli altri, fragili e in difficoltà, non manca: in questo caso si è creata una bella sinergia con realtà ogni giorno sul territorio in prima linea a sostegno di chi ha più bisogno, una preziosa rete su cui contiamo sempre con fiducia. Non possiamo che essere orgogliosi dei tanti progetti di solidarietà e cittadinanza attiva che nella nostra città prendono forma anche in una fase così complicata”.
Quella di ieri era la quarta consegna, su le sei previste, era la volta di Salvatore Toscano (cuoco dell’Alleanza Slow Food) dell’Osteria Mangiando Mangiando di Firenze. Il menù comprendeva una pasta al forno (penne di grani antichi strascicate in padella con cavolfiore e gratinate in forno con ricotta a latte crudo del Caseificio Angela Saba e chips di cavolo nero) e un coniglio con ripieno di macinato di cinta, fegato e aromi con broccoli. In totale 300 i pasti gratuiti preparati in tutte le serate in cui si è svolto il progetto.