Firenze – Gli effetti della pandemia sui consumi, un crollo calcolato in -107 miliardi di euro nel 2020, sono stati seguiti dall’odierna inflazione, che nel 2022 ha ridotto di 7,2 miliardi la spesa delle famiglie. Con il Natale e le festività, il mese di dicembre sarà un test importante per valutare lo stato di salute dell’economia e in particolare dei consumi. Secondo le stime di Confesercenti Toscana, quest’anno si spenderanno in media per i regali 197 euro, un budget in calo di 39 euro rispetto alla media del 2021 (238 euro a persona).
“Lo shopping di Natale arriva al rush finale, ma l’andamento dell’ultima settimana di acquisti sarà influenzata dal caro-bollette, da un’inflazione che non si aveva così alta dagli anni Ottanta e dalle preoccupazioni che stanno impattando sui consumi toscani – spiega Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana – la spesa pro-capite in leggero calo, ma tutto sommato c’è una grande voglia dei regali di Natale e fare acquisti”.
A pesare, incertezza e riduzione del potere d’acquisto a causa dell’inflazione, che frenano gli acquisti in una larga parte della popolazione: a fronte di un 39% di toscani che dichiara l’intenzione di mantenere stabile la spesa, il 47% annuncia che ritoccherà al ribasso il budget previsto per i doni rispetto allo scorso anno. Solo il 14% pianifica di spendere di più.
Le grandi piattaforme di eCommerce si impongono tra i canali d’acquisto più utilizzati, con il 63% delle indicazioni. Seguono i negozi nei centri commerciali (46%) e i negozi monomarca delle grandi catene retail (29%). I negozi di quartiere o di vicinato saranno scelti dal 22%, come supermercati e ipermercati. Cresce la vendita diretta: il 21% acquisterà online direttamente dal sito del produttore. Il 12%, invece, si rivolgerà ad un mercatino per comprare almeno uno dei regali da mettere sotto l’albero.
Nella top ten delle intenzioni di acquisto per un regalo, spiccano i capi d’abbigliamento (44% delle indicazioni), seguiti da libri (40%), prodotti di profumeria (39%), giochi e giocattoli (38%), regali gastronomici (31%), accessori di moda (30%), prodotti tecnologici (25%), arredamento e prodotti per la casa, vini ed elettrodomestici e piccoli elettrodomestici (tutti al 21% di indicazioni). Solo il 7%, invece, regala un viaggio o una vacanza. Al di là dei doni, solo il 17% ha già deciso di progettare un viaggio per il periodo delle feste di Natale e Capodanno, cui si potrebbe aggiungere una quota del 18% di indecisi.
“I consumatori si orienteranno soprattutto su abbigliamento e libri, mentre si assiste ad un calo di interesse per le nuove tecnologie; stiamo riscontrando un buon andamento delle vendite in tutte quelle città e centri storici che hanno organizzato eventi importanti per il Natale, oltre dove ci sono presenze turistiche, dove i numeri sono ancora migliori – aggiunge Gronchi -. Un Natale con qualche incognita, ma i segnali sono ancora positivi per le nostre città e per il commercio”.
Foto: Natale a Firenze, Luca Grillandini