Milano – Oggi viene presentato a Milano, al Circolo Pd di Porta Romana il libro “Pierre Carniti. “Tentare il possibile per fare l’impossibile”, curato dalla sorella Flo Carniti che comprende numerosi articoli e testimonianze sulla figura del grande sindacalista scomparso.
Di uno degli articoli è autore Valdo Spini, che interviene stasera alla presentazione. Nel sunto del suo intervento, diramato in anticipo, Spini ha voluto inquadrare la figura di Pierre Carniti in un contesto europeo. Anche in Francia vi fu un importante movimento cattolico che aderì al Partito Socialista di
Mitterrand. Un nome per tutti: Jacques Delors, e così avvenne per la consorella sindacale della CISL italiana, la CFDT francese.
Carniti con la sua FIM-Cisl prima e alla testa della Confederazione poi, ha critto una pagina importante nella storia del sindacalismo italiano, sia nelle sue lotte rivendicative sia nel confronto col governo. Decisivo fu in questo senso il suo accordo sul decreto sulla contingenza emanato dal governo Craxi, che rifletteva le idee di Ezio Tarantelli, l’economista responsabile dell’ufficio studi della Cisl che doveva essere poi assassinato dalle Brigate Rosse.
“Con i cristiano sociali di Pierre Carniti ed Ermanno Gorrieri – sottolinea Spini – partecipai con la Federazione Laburista nel 1998 alla costituzione dei Ds che avevano posto alla base del loro simbolo quello del Partito del socialismo Europeo. Un tentativo preveggente e importante, che purtroppo fu considerato più come una fetta di salame da tagliare in vista di altre convergenze, che un investimento politico vero e proprio in termini di identità e di valori.
Con la sua milizia politica e sindacale Pierre Carniti ha dimostrato che si può essere cattolici e socialisti, cristiani e laburisti. Oggi che il centro-sinistra, ed in particolare il Pd, è alla ricerca di una ridefinizione di valori, di principi, di identità, il suo socialismo cristiano riveste un’indubbia attualità”.