Firenze – Una maggioranza che rischia di tornare, come ai vecchi tempi della giunta Renzi, “liquida”. Ovvero, di scomporsi e ricomporsi a “seconda”; a seconda del momento, delle tematiche, della delibera. Una modalità che del resto ha una sua logica politica, che potrebbe anche essere, molto semplicemente, l’emergere di quella frattura tettonica che ha dato vita alle ultime defezioni dal gruppo Pd per raggiungere l’isola Italia Viva. Le reazioni innescate dalla defezione del vicepresidente del consiglio comunale Barbara Felleca, un vero e proprio fulmine a ciel sereno almeno a giudicare dalle parole espresse dalla nota firmata dal capogruppo comunale del Pd Armentano, registrano l’essenza profonda di questo “problema”.
La situazione è emersa con chiarezza nel momento della votazione sul fotovoltaico sui tetti di Firenze (https://www.stamptoscana.it/firenze-via-libera-agli-impianti-solari-e-fotovoltaici-in-citta/) quando la maggioranza ha dovuto appoggiarsi sui voti favorevoli della sinistra, ovvero Spc, e su quelli del Movimento 5S. Dunque, tirando le fila: un Centro che si distrae potrebbe anche mandare in minoranza la giunta. Un’osservazione che per ora rimane solo constatazione, ma che ovviamente, con la costituzione di un eventuale gruppo di Italia Viva in consiglio, potrebbe assumere altre valenze.