Firenze – Ci sarà una scuola, a Firenze, che porterà il nome di Piero Angela. A deciderlo è stato il sindaco Dario Nardella in accordo con l’assessore alla toponomastica Maria Federica Giuliani e con quella all’istruzione Sara Funaro. Decisione presa a seguito della scomparsa del grande giornalista e divulgatore scientifico. Piero Angela aveva 93 anni ed era malato da tempo. “Da bambino ho imparato la bellezza e il fascino della scienza grazie a te. Addio #Pieroangela che la terra ti sia lieve”, ha scritto il primo cittadino di Firenze in un tweet.
La camera ardente per l’ultimo saluto al giornalista e divulgatore sarà allestita il 16 agosto, dalle 11.30, in Campidoglio a Roma. A seguire è previsto il funerale laico. Piero Angela ha legato il suo nome a tanti momenti vissuti in Toscana fin da quando nel 1948 fu ingaggiato con il nome di “Peter Angela” da Sergio Bernardini per la serata jazz che inaugurava La Capannina di Viareggio. Poi le tante partecipazioni alla Versiliana con Romano Battaglia e ancora il conferimento nel 2018 della cittadinanza onoraria di Montelupo Fiorentino dopo l’inaugurazione dell’osservatorio astronomico ‘Beppe Forti’ a San Vito in Fior di Selva.
Scrive l’assessore alla toponomastica del Comune Maria Federica Giuliani: “Dal jazz ai diritti se ne va col lo stesso piglio discreto il grande divulgatore scientifico che ha accompagnato tutti noi in questi anni alla scoperta con sorprendente meraviglia della scienza. Lo ricordiamo oggi ma Firenze lo farà in modo adeguato, dedicandogli e intitolandogli un istituto scolastico affinchè i suoi insegnamenti siano per le nuove generazioni e per tutti noi memoria viva. Buon viaggio…”. E Sara Funaro assessore all’istruzione aggiunge: “Con la sua passione per la scienza ha portato la conoscenza e la cultura nelle case di milioni di italiani”. Apprezzamento per la proposta del sindaco Nardella viene da Alessandro Draghi e Jacopo Cellai (Fratelli d’Italia) che rilanciano proponendo l’intitolazione di un largo o una piazzetta ad Arcetri sotto l’osservatorio. “Angela – aggiungono – è stato l’Alberto Manzi delle materie scientifiche. Ipoteticamente lo spazio potrebbe essere quello compreso fra via Torre del gallo e via del Pian dei Giullari”. Infine il Presidente della Regione Eugenio Giani: “Angela non è stato soltanto un pozzo di conoscenza, ma soprattutto un gentiluomo della televisione, una figura di riferimento per tante generazioni che hanno appreso qualcosa in più proprio grazie alla sua passione e dedizione nel raccontare e trasmettere il suo sapere. Tutti abbiamo seguito almeno una volta una sua trasmissione, un personaggio che ha fatto del garbo e della capacità di rendere semplici concetti anche molto complessi un vero e proprio stile inconfondibile”.