Sfratto dall’Erp rinviato, degrado e Rdc sospeso, la storia di Gabriella

Firenze – Stamattina era una giornata pesante, per Gabriella, da 52 anni in San Frediano, nella casa popolare piena di muffa e con l’intonaco che cade a pezzi. Da 4 anni non paga, col covid ha perso il lavoro mentre il reddito di cittadinanza, attualmente, non c’è: sta aspettando che glielo confermino, dal momento che, per un inghippo burocratico, le è stato sospeso. Ora, a breve, a giorni, dopo aver prodotto i documenti richiesti, dovrebbe sapere se sarà confermato. A 59 anni, dopo aver cominciato a lavorare a 17, banconiera, donna delle pulizie, cameriera di sala, ecc, la sua vita è appesa al filo di quel reddito, dal momento che non è facile ritrovare lavoro, nonostante sia disponibile a fare dalla badante alle pulizie a qualsiasi cosa sia onesta e le permetta di sbarcare il lunario. Perché è vero, sbarcare il lunario significa anche poter pagare quel canone, senz’altro basso, richiesto dalla casa popolare in cui abita. D’altro canto, l’accordo eventuale è sottoposto, per Gabriella, alla condizione che i sospirati lavori per rendere l’alloggio “umano”, comincino.

Una situazione complessa e semplice al tempo stesso, la sua. Intanto,  è vero che vive in un alloggio in cui le condizioni sono senz’altro di degrado. Del resto, come spiega, da tempo ha allertato Casa spa, ma, delle ditte che si sono presentate, nessuna ha fatto sapere nulla dopo i sopralluoghi. D’altro canto, in vigenza di una situazione di bisogno, la priorità non va al canone, ma a sopravvivere. Soprattutto se abiti in una casa che è in condizioni penose, usando un eufemismo. Quindi, ecco il motivo di quei quasi 4 anni di morosità e della interruzione dei piani di rientro che erano stati fatti.  Morosità che ha indotto il Comune di Firenze (il proprietario civilistico delle case, Casa spa è ente gestore) a mettere in atto lo sfratto. Eppure, dice Gabriella, è certo che, se tornerà a godere del reddito di cittadinanza, si recherà a Casa spa per chiedere un accordo, dilazionando il debito. Ma solo a condizione che inizino i lavori per rendere l’alloggio dignitoso.

Stamattina si sono recati allo sfratto in via del Leone, sia il Blocco-Comitato antisfratto, sia la Rete Antisfratto fiorentina con il Movimento di Lotta per la Casa, sia Antonella Bundu, consigliera comunale di Spc, che il consigliere di quartiere Francesco Torrigiani. Molti gli abitanti della zona passati a salutare Gabriella e a portare solidarietà.  Lo sfratto è stato rinviato ad ottobre. Con forza pubblica. Ma fra lei e lo sfratto, c’è ancora quella speranza che si chiama reddito di cittadinanza. E che i lavori comincino.

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