Sono in pieno svolgimento le attività umanitarie del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM, attualmente presente a Siret, cittadina rumena sul confine con l’Ucraina, che vede l’impegno proprio in questi giorni di una squadra di volontari partiti dai Gruppi di Arezzo e Firenze per sostenere la popolazione in fuga dalle zone di conflitto.
Partiti lo scorso 11 maggio, i volontari hanno raggiunto il confine con l’Ucraina, dove ogni giorno giungono gruppi di rifugiati in pullman o a piedi, che qui vengono accolti con primi aiuti, servizi di trasporto, assistenza logistica. Le giornate sono intense per i volontari CISOM, che distribuiscono acqua, cibo, prodotti per l’igiene personale, caramelle, cioccolata e materiale scolastico alle centinaia di persone che attendono qualche ora il controllo dei documenti, arrivando ad aiutare da 250 a oltre 500 rifugiati al giorno.
Una presenza importante, quindi, quella che il CISOM ha stabilito fin dai primi giorni del conflitto nei luoghi immediatamente interessati dall’arrivo di profughi che arrivano a Siret e poi si recano all’aeroporto o proseguono il loro viaggio in pullman verso la Bulgaria, la Germania, la Francia. A Siret il CISOM collabora con il Maltez (SAMR) – Servizio di Soccorso dell’Ordine di Malta in Romania e con le autorità locali, all’interno di un ampio campo di accoglienza e, insieme a tante altre associazioni ed enti umanitari, lavora senza sosta per fornire assistenza ai tanti rifugiati.
Una presenza importante, come detto, ma anche e soprattutto una presenza sostenuta con fervore dal Presidente del CISOM, Gerardo Solaro del Borgo, che nei giorni scorsi si è recato in visita a Siret con il Capo Raggruppamento del CISOM Lombardia Carlo Settembrini Sparavieri Trabucchi, incontrando le autorità locali a fianco del presidente Maltez Romania Mihály Dénes e del Segretario Generale Maltez Romania Tischler Ferenc.
“Per noi è motivo di grande orgoglio indossare la divisa CISOM e collaborare con i colleghi rumeni a Siret – hanno spiegato i volontari CISOM presenti sul campo – Perché ci permette di poter fare la differenza, essere dove serve, semplicemente”.