Firenze – Sarà attivo già da domani pomeriggio, a partire dalle 15, l’ambulatorio solidale Auser collocato nella sede dell’Asp Firenze Montedomini, dove i cittadini fragili e in difficoltà riceveranno gratuitamente servizi di aiuto e ascolto. Servizi che nei mesi scorsi, a causa delle restrizioni per la pandemia, venivano offerti solo telefonicamente attraverso il teleconsulto. Si tratta di un’iniziativa che infatti era attesa da tempo, come spiega l’assessore a Welfare Sara Funaro, che ha tagliato il nastro stamattina. “Avevamo iniziato durante la pandemia a svolgere questo servizio che oggi, grazie a una grande lavoro di squadra portato avanti da Montedomini, Auser, comune e dall’Azienda Sanitaria, è giunto all’apertura di questo ambulatorio speciale, che dà aiuto alle persone più fragili e indifese del nostro territorio, e non poteva che essere in un contesto come quello di Montedomini, che è l’istituzione simbolo per il sostegno non solo degli anziani, ma delle persone fragili”. Tant’è vero che, ricorda l’assessora, nella sede dell’Asp nascerà il Villaggio Montedomini, la Casa della Salute, costruendo “un contesto complessivo estremamente importante nel quale avere servizi del mondo della rete delle associazioni e dall’altra parte servizi dei vari enti ed istituzioni, con un filo conduttore preciso”. All’inaugurazione erano presenti, oltre all’assessore a Welfare e presidente della Società della salute di Firenze Sara Funaro, il presidente e il direttore dell’ASP Firenze Montedomini Luigi Paccosi ed Emanuele Pellicanò, il direttore della Società della salute di Firenze Marco Nerattini, il presidente di Auser Firenze Giovanni Dell’Olmo, la presidente dell’Auser territoriale di Firenze Giovanna Malgeri, il volontario Auser dott. Francesco Pizzarelli, che condivide col dott. Giuseppe Curatola la responsabilità medica del progetto, e la presidente della Commissione sociale del Quartiere 1 Carmela Annibale.
Il tema delle povertà è uno dei temi di sottofondo dell’iniziativa. In particolare a valle della crisi pandemica. “La povertà non aumenta solo a livello numerico – dice Funaro- ma vede l’allargamento a persone che magari si trovavano al limite delle difficoltà”, che sono esplose a causa delle ben note criticità del periodo. “Il sostegno deve essere dato su tutti i fronti – continua Funaro – anche e soprattutto su quello sociale e sanitario”.
L’ambulatorio, realizzato dall’Auser Firenze in collaborazione con l’ordine dei medici e odontoiatri di Firenze e Osma onlus, ha l’obiettivo di ascoltare i problemi socio-sanitari delle persone, fornire suggerimenti utili da parte di specialisti competenti e dare informazioni sui servizi territoriali di prossimità. Quattro gli ambiti di attività: l’assistenza sociale, il supporto psicologico, la consulenza infermieristica su problematiche specifiche emerse nei colloqui con gli specialisti e la consulenza medica in varie discipline come la cardiologia, la dermatologia, la gastroenterologia, la ginecologia, la nefrologia e l’ipertensione arteriosa, la medicina generale con particolare riferimento agli stili di vita, la pediatria e l’urologia. Non verranno fatte diagnosi telefoniche né prescrizioni di farmaci. Le persone verranno invitate a fare sempre riferimento al proprio medico di medicina generale. Ma non solo.
Fra le persone cui sarà dedicato questo ambulatorio particolare, precisa Giovanni dell’Olmo, presidente di Auser Firenze, “quelle che preferiamo definire in difficoltà, come ad esempio quelle senza residenza, che rimangono fuori dal sistema nazionale sanitario, quindi non hanno il medico di famiglia. Certo, noi non ci sostituiamo a nessuno, anzi l’invito alle persone è quello di recarsi dal proprio medico di famiglia (quando lo si ha, ndr) e diamo consigli e facciamo alcune visite specialistiche a persone che non sono in grado nè hanno la possibilità economica di poterle fare”. Circa i numeri previsti e prevedibili, il presidente Dall’Olmo si riferisce al servizio telefonico attivato durante la pandemia, che ha visto circa 300-350 accessi. “Ora però bisognerà vedere, con l’accordo fatto con tutte le reti di solidarietà del Comune di Firenze, quante persone verranno all’ambulatorio. Noi si pensa di arrivare circa a queste cifre”. Tuttavia, per quanto riguarda le persone senza residenza e dunque senza medico di famiglia, Dell’Olmo specifica. “A Firenze sono tanti, e ci verranno inviati attraverso le reti di solidarietà”, anche se le persone potranno presentarsi spontaneamente, sebbene sia obbligatorio il green pass. Azzardando una cifra molto ipotetica, si può pensare che il gruppo degli “esclusi” dal SSN, ovvero non riconoscibili perché senza residenza, si aggireranno a Firenze verso una cifra pari a oltre il migliaio. Sul punto, particolarmente delicato, è la stessa assessora Funaro a ricordare che, ormai nello scorso mandato, il Comune di Firenze istituì la residenza per i cittadini che non la avevano sul territorio, proprio per dare la possibilità ai cittadini in difficoltà di accedere ai servizi. Un’importante decisione, che tuttavia spesso dovette e deve fare i conti con una serie di difficoltà procedurali e burocratiche non facilmente scavalcabili.
“È una bella iniziativa – ha detto riferendosi all’ambulatorio il presidente di Montedomini Paccosi – che rafforza la collaborazione tra Montedomini e Auser Firenze, che ha qui da noi la propria sede. Quando alcuni medici dell’associazione ci hanno proposto di aprire da noi questo ambulatorio abbiamo accolto con entusiasmo l’idea. Abbiamo contributo con gioia a far sì che il servizio potesse essere aperto alla cittadinanza, orientando sempre più Montedomini verso una cittadella del volontariato”.
“Come Auser siamo tutti i giorni a sostenere le persone fragili, bisognose, e soprattutto a fare informazione e prevenzione perché crediamo all’invecchiamento attivo – dice Giovanna Malgeri, presidente dell’Auser territoriale di Firenze – che passa attraverso il concetto formazione-prevenzione. Quello che con questo ambulatorio cerchiamo di fare anche con i fragili e le persone in difficoltà, senza nessuna velleità o volontà di sostituirci al servizio sanitario pubblico, ma nello spirito della sussidiarietà: raccogliere i bisogni e le necessità per portarle e proporle alle istituzioni, coerentemente con la legge sul terzo settore, che ci vede attori attivi della coprogrammazione e della progettazione dei servizi alla persona”.
L’ambulatorio sarà aperto il martedì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 15 alle 18.
Per prenotare un colloquio con gli specialisti è possibile presentarsi direttamente oppure chiamare il numero dedicato 3457357711 negli orari di apertura o inviare una mail a ascoltoauserfirenze@gmail.com.
Finché è in vigore l’attuale normativa anti Covid, l’accesso all’ambulatorio sarà consentito esibendo il Green pass.
Il progetto Auser Firenze ambulatorio solidale ha mosso i suoi primi passi nel 2019, anno in cui partecipò a bandi della Regione Toscana e della Fondazione CR Firenze.