Firenze – La Galleria degli Uffizi ha appena inaugurato il nuovo anno con una mostra personale del belga Koen Vanmechelen dal titolo “Seduzione” che resterà aperta fino al 20 marzo 2022. Trenta opere che accolte nella Galleria delle Statue e delle Pitture si alternano a capolavori inestimabili presenti nella prestigiosa collezione fiorentina.
Sono creature del mondo animale, dipinte o scolpite, meduse, busti di giovani, putti con animali fantastici, elementi del mito quelle che accoglieranno i visitatori degli Uffizi, nella sala del cosiddetto ‘ricetto delle iscrizioni’ tra quella di Leonardo e quella di Raffaello e Michelangelo al secondo piano fino alle sale della pittura caravaggesca e fiamminga.
Koen Vanmechelen dichiara: “In questo momento, nell’Antropocene, abbiamo bisogno di una nuova rinascita globale. Abbiamo bisogno di un Rinascimento cosmopolita. Questa nuova narrazione deve essere basata sulla comprensione dell’interconnessione di tutti gli esseri viventi. Il parallelo con il Rinascimento italiano è chiaro”.
I lavori, tutti site-specic, fanno parte di una ricerca che Koen Vanmechelen sta perseguendo da tempo che va dall’antropologia alla bioetica, dalla tutela dei diritti umani alla bio-genetica. L’artista è concentrato sul concetto di dualità come leitmotiv esistenziale che si risolve in vita e morte, umano e divino, naturale e artificiale.
All’interno di questa rappresentazione vitale ruotano le figure antropomorfe proposte dall’artista belga che si inseriscono tra le antiche sculture e tra i quadri rinascimentali, interrompendo la coerenza temporale e stilistica di un museo come gli Uffizi.
Nella mostra, curata da Francesca Sborgi ed Eike Schmidt, sono individuabili diverse tematiche: Temptation, Cosmopolitan fossil, Domestic violence, Ubuntu e Meduse.
Temptation raffigurano personaggi storici, nobili e divinità con le teste ricoperte di frammenti di materiale organico, vegetale e animale, in Cosmopolitan Fossil, le presenze del mondo animale subiscono inquietanti trasformazioni. Domestic violence rappresenta una tigre in marmo rosso adagiata su un tappeto di piume di pollo, circondata da lame affilate di cui una fende il suo corpo. Ubuntu raffigura l’artista come uno sciamano che guarda il pubblico attraverso una maschera di vetro. L’opera, al termine dell’esposizione sarà donata dall’artista al museo. Le statue delle Meduse hanno teste coperte “di crani di mostruosi polli mutageni con le fauci aguzze spalancate”, parodia del famoso dipinto caravaggesco.
“Le opere di Vanmechelen sembrano inserirsi spontaneamente tra quelle della collezione storica, – afferma Eike Schmidt, direttore degli Uffizi – e creano degli ibridi tra il modello antico e lo sviluppo contemporaneo analoghi alla contaminazione biologica che l’artista pratica in prima persona, da decenni, in campo naturalistico, tra varie specie di pollame”.
Seduzione. Koen Vanmechelen
Galleria degli Uffizi
Fino al 20 marzo 2022
In foto:
Francesca Sborgi, Koen Vanmechelen, Eike-Schmidt, Chido-Govera, Seduzione. Koen Vanmechelen. Galleria-degli-Uffizi