Firenze – Il Festival di Carnevale del Maggio entra nel vivo con il secondo appuntamento lirico in programma: in cartellone il 7 febbraio, in Sala Grande, il Doktor Faust di Ferruccio Busoni, che a quasi sessant’anni dalla sua ultima replica fiorentina torna nella programmazione del Maggio. Sul podio il maestro Cornelius Meister, al suo debutto assoluto in Teatro. La regia dell’opera è curata da Davide Livermore, che ritorna al Maggio a distanza di poco più di un anno dalla regia de La traviata, andata in scena a settembre 2021 diretta dal maestro Zubin Metha e ambientata nella Parigi dei tumulti giovanili sessantottini.
In scena un corposo cast, formato da Dietrich Henschel nel ruolo del Doktor Faust, Daniel Brenna come Mephistopheles, Wilhelm Schwinghammer nei panni di Wagner/Der Zeremonienmeister, Joseph Dahdah come Herzog von Parma/Des Mädchens Bruder; Olga Bezsmertna nei panni della Herzogin von Parma e Florian Stern nel ruolo del Leutnant. Marcell Bakonyi è Jurist, Dominic Barberi veste i panni di Theologe e Zachary Wilson quelli del Naturgelehrter. Completano il cast, nel ruolo degli Student aus Krakau, Martin Piskorski, Marian Pop e Lukasz Konieczny mentre gli Student aus Wittenberg sono formati da Martin Piskorski, Franz Gürtelschmied, Marian Pop, Ewandro Stenzowski e ancora, Florian Stern.
Insieme a Davide Livermore, tornano dopo gli applauditissimi spettacoli de La traviata del settembre 2021 e prima ancora di Rigoletto anche Giò Forma, che cura le scene; Mariana Fracasso, costumi e D-Wok, che firma il comparto video. Le luci sono di Fiammetta Baldiserri, il maestro del Coro del Maggio è Lorenzo Fratini. È interessante far notare che dopo la Sinfonia iniziale verranno diffuse registrazioni pianistiche di Ferruccio Busoni.
Altre tre le recite in programma: il 14 e il 21 febbraio ore 20 e l’11 febbraio alle ore 18. La recita del 14 febbraio 2023 sarà trasmessa in diretta radiofonica su Rai Radio 3. L’opera verrà registrata per la realizzazione di un dvd per l’etichetta Dynamic.
Grazie alla Fondazione CR Firenze, la recita dell’11/02/2023 è offerta al pubblico con uno sconto del 50% del prezzo sui biglietti di ogni settore; il Maggio inoltre propone una particolare offerta per il giorno di san Valentino: due biglietti al prezzo di uno per favorire l’ingresso in coppia per il 14 febbraio: i biglietti “di coppia” sono acquistabili direttamente in biglietteria, senza formalità, o sul sito inserendo il codice sconto: DOKTORFAUST14SANVALE.
Continuano, prima di ogni recita, le presentazioni al pubblico degli spettacoli tenute da Katiuscia Manetta, Maddalena Bonechi e Marco Cosci: le guide si tengono nel Foyer della Sala Zubin Mehta e nel Foyer di Galleria della Sala Grande 45 minuti circa prima dell’inizio della spettacolo. Venerdì 3 febbraio alle ore 17.30, sempre nel Foyer di Galleria del Teatro, il musicologo Maurizio Biondi presenterà l’opera in occasione dell’ultimo incontro del ciclo “I racconti della musica”.
L’opera fu messa in scena per la prima volta in assoluto proprio a Firenze, il 28 maggio 1942 per l’Ottavo Festival del Maggio, e poi una seconda volta nel 1964, diretto in quell’occasione da Fernando Previtali per la regia di Sandro Bolchi e le scene di Mario Sironi, come opera inaugurale del 27esimo Festival del Maggio dedicato all’Espressionismo. Entrambe le proposte vennero eseguite nella versione italiana di Oriana Previtali.
A distanza dunque di quasi sessant’anni – e comunque per la prima volta nella versione con l’originale libretto in tedesco – torna sulle scene fiorentine uno dei ‘capolavori dimenticati’ della storia lirica italiana: quel Faust cui è inoltre dedicato tutto il Festival di Carnevale. Una figura davvero mitica, quasi mitologica, che nella visione del suo più celebre ‘padre letterario’, Johann Wolfgang von Goethe, di cui costituisce il magnum opus, esplora alcuni degli aspetti più crudi e quasi ‘bestiali’ dell’animo umano. Anche Busoni idealizzò la figura di Faust e per oltre un decennio si dedicò alla composizione di Doktor Faust, sua ultima opera rimasta incompiuta alla sua morte (sarà completata in seguito dall’allievo e collaboratore Philipp Jarnach). Al fine di dare ‘corpo’ al libretto, Busoni si rivolse verso varie fonti: fu attratto dalla versione del dramma di Faust offerta negli antichi spettacoli di marionette tedeschi (i cosiddetti Faustpuppenspiele), dalla quale ricavò l’impianto scenico del soggetto, vari spunti magici e le trovate illusionistiche; lesse il dramma di Christopher Marlowe The Tragical History of Doctor Faustus; oltre all’attenzione rivolta al poema di Goethe, che però utilizzò come termine di confronto.
La regia di questo nuovo allestimento è dunque affidata a Davide Livermore, che torna a curare uno spettacolo al Maggio a distanza di poco più di un anno dalla Traviata, andata in scena a settembre 2021 diretta dal maestro Zubin Metha e ambientata nella Parigi dei movimenti giovanili del 1968: la medesima produzione de La traviata che inoltre segna la prossima tappa operistica del Festival di Carnevale, con la premiere in cartellone il 12 febbraio 2023. teatro come il Maggio Musicale, che deve la sua fama a questi azzardi e a queste incursioni nel ‘nuovo’ ”.
Sul podio, al suo debutto alla guida del Coro e dell’Orchestra del Maggio, il maestro Cornelius Meister, che si è definito felice di poter debuttare a Firenze dirigendo un ‘gioiello raro’ come il Faust: “Per me è una gioia e un’emozione non solo poter essere qui al Maggio per la prima volta nella mia carriera, ma poterlo fare con un’opera così ‘rara’ come il Doktor Faust. Lo spettacolo ha davvero moltissimi aspetti interessanti: si tratta sì di un’opera, ma fortemente influenzata dagli elementi classici dell’oratorio e dalla struttura sinfonica. Lavorare per la prima volta con Davide Livermore è stato molto interessante, mi ha ‘dato’ una visione diversa e piacevole di alcuni aspetti dell’opera riguardo la vera e propria messa in scena; come nelle parti di utilizzo del Coro che, pur non essendo fisicamente sul palcoscenico, è necessario al fine drammatico-musicale o per dare ‘colore’ a ciò che viene visto. Anche per semplici aspetti di questo tipo lavorare insieme a Livermore è stato davvero importante.”
Nel ruolo del tormentato e spietato protagonista, il Doktor Faust, Dietrich Henschel: ha iniziato la sua carriera a livello internazionale con una coproduzione tra l’Opéra de Lyon e il Théâtre du Châtelet di Parigi proprio nel ruolo principale del Doktor Faust, per la quale ha vinto un prestigioso Grammy Award.”
Daniel Brenna interpreta il ruolo del demone Mephistopheles, inovocato da Faust, sempre più assetato di sapere. Un ruolo molto particolare, sia drammaturgicamente che musicalmente come sottolineato da Brenna: “Le arie di Mephistopheles sono davvero splendide da poter sentire, ma scritte in modo davvero ‘diabolico’! Il registro tenorile viene davvero utilizzato in ogni suo aspetto, cosa che rende ancor più affascinante il contrasto che sussiste fra il personaggio che interpreto e quello di Faust. Questo ha molto influenzato il mio approccio a quest’opera: le parti di Mephistopheles, in contrasto con la solita voce del ‘cattivo’ maschile e profonda a cui tutti siamo abituati, devono essere interpretate e cantate con attenzione per la bellezza e con grande potenza.”
Wilhelm Schwinghammer interpreta il ruolo di Wagner/Der Zeremonienmeister, famulo di Faust, poi Rector magnificus; Joseph Dahdah, talento appena formatosi dall’Accademia del Maggio interpreta Herzog von Parma/Des Mädchens Bruder, il Granduca di Parma; Olga Bezsmertna, che torna al Maggio a distanza di un anno dalle recite di Die Fledermaus, andata in scena lo scorso febbraio diretta da Zubin Mehta per la regia di Josef Ernst Köpplinger, veste invece i panni della Herzogin von Parma, sua sorella: parlando del ruolo affrontato, Olga Bezsmertna ha sottolineato come si sia subito sentita a suo agio, sia nelle vesti della Duchessa sia nel lavorare in questa produzione.
Florian Stern interpreta il Leutnant; Marcell Bakonyi è Jurist.
Dominic Barberi veste i panni di Theologe/Gravis; Zachary Wilson è invece Naturgelehrter/Asmodus.
I Drei Studenent aus Krakau sono interpretati da Martin Piskorski, Marian Pop e Lukasz Konieczny mentre Martin Piskorski, Franz Gürtelschmied, Marian Pop e Florian Stern sono gli Studenten aus Wittenberg.
Nei ruoli di Beelzebuth e Megäros, rispettivamente, Franz Gürtelschmied e Ewandro Stenzowski, completano il cast Mariia Kokareva, Olha Smokolina e Aleksandra Meteleva come Frauen Stimmen.
In foto Ferruccio Busoni