Firenze – Stretta europea sui controlli per i fondi del Pnrr, ci vanno di mezzo due delle città più significative per il turismo italiano, Firenze e Venezia. Entrambe per due progetti di riqualificazione che riguardano, seppur in maniera diversa, due stadi. Ma mentre per la città lagunare il problema stadio et solo incidentale, ricompreso in un pacchetto più complesso che vede la nascita di un bosco per lo sport nell’area fra Mestre e Venezia, per Firenze le cose cambiano, in quanto il cuore dell’operazione è salvare un monumento nazionale a funzione pubblica come il Franchi, dal suo probabile degrado fino al finale declino che potrebbe portarlo a una sorta di Flaminio due. Ebbene, la situazione è tale da diventare oggetto di un commento al peperoncino da parte del presidente di IV Matteo Renzi, precedente sindaco di Firenze rispetto a Dario Nardella. Così mentre il sindaco si trova sulla graticola e chiede al ministro Fitto di intervenire e un incontro diretto con la commissione europea per quanto riguarda le perplessità sul nuovo Franchi, Renzi sgancia un commento del tutto inusuale rispetto a quanto di solito ritenuto prioritario nei programmi sostenuti precedentemente, che tuttavia fa capire quanto l’aria sia cambiata anche nel centrosinistra e non solo in Europa: “I soldi del Pnrr devono andare a case popolari e progetti sulle Cascine, lo stadio va rifatto con i soldi dei privati”.