Firenze – “È stato un incontro molto utile e approfondito sui temi della salvaguardia dei centri storici, della tutela della residenza e degli affitti turistici brevi. Nella riunione si è condivisa la necessità di disciplinare un settore che è rimasto in questi anni privo di regolamentazione e che ha condotto a una trasformazione economica e sociale dei centri storici snaturandone la funzione, sia dal punto di vista residenziale che dei servizi”. Così si esprime il sindaco Dario Nardella a proposito dell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio di oggi, venerdì 14 aprile, a Palazzo Vecchio con alcuni parlamentari di vari partiti eletti nel territorio fiorentino. All’incontro erano presenti i parlamentari Federico Gianassi, Simona Bonafè, Dario Parrini, Ilaria Cucchi e Paolo Marcheschi. In collegamento da remoto ha partecipato l’onorevole Arturo Scotto.
Il sindaco Nardella ha ringraziato i parlamentari che sono intervenuti e auspicato qualsiasi iniziativa legislativa che possa portare al raggiungimento degli obiettivi sui temi oggetto della discussione. Nell’occasione il sindaco Nardella ha anche illustrato ai parlamentari la sua proposta di legge di iniziativa popolare ‘salva centri storici’, sperando che possa essere una base di lavoro per un’iniziativa legislativa parlamentare.
“La questione degli affitti turistici brevi è un tema che riguarda Firenze e tutte le città italiane, in particolar modo quelle a vocazione culturale, storica e artistica – dice Federico Gianassi, deputato del Pd ed ex assessore al bilancio della giunta Nardella – Raccolgo quindi la richiesta avanzata dal sindaco Dario Nardella, che si è fatto portavoce dell’esigenza di avere una norma nazionale e mi metto a disposizione per l’adozione di un’iniziativa parlamentare che arrivi finalmente a prevedere poteri di regolamentazione del fenomeno delle locazioni turistico ricettive in capo ai Comuni. L’assenza di qualunque forma, anche minima, di regolamentazione non consente infatti di avere equilibrio nelle nostre città. Attribuire invece alle città possibilità di regolamentare i fenomeni, soprattutto da un punto di vista urbanistico rappresenta un obiettivo minimo ma importante rispetto al quale Governo e Parlamento devono mettersi a disposizione”.