Affitti brevi, Progetto Firenze: “Unica via per i residenti, quella giurisdizionale”

stop nuovi affitti brevi in area unesco a firenze

Firenze – Lo stop a nuovi affitti brevi turistici lanciato ieri dal sindaco Dario Nardella, solleva reazioni di segno diverso da parte del panorama politico, non solo fiorentino. A fronte dei commenti che fioccano, sulla questione interviene Massimo Lensi, di Progetto Firenze, con un post sul sito dell’associazione fiorentina, che ha da sempre un ruolo molto attivo nella difesa e tutela dei residenti, in particolare dell’area Unesco.

“La dichiarazione di Nardella sugli affitti brevi è su tutti i quotidiani nazionali – scrive Lensi – quelli di area governativa ululano (Libero titola “Delirio a Firenze”). Noi di Progetto Firenze lo abbiamo già detto ieri: un primo piccolo passo nella direzione giusta, e come afferma Laura Grandi del Sunia “l’idea è positiva, anche se è un tentativo disperato”.
Massimo Lensi, Progetto Firenze

“Attendiamo di studiare l’atto per un commento più preciso, però io ho fiducia – continua Lensi – non vorrei essere frainteso. Sono sicuro che l’atto comunale sarà subito impugnato di fronte a un giudice. Sarebbe la strada migliore e forse l’unica”.

Ed ecco perché, secondo l’esponente di Progetto Firenze: “Su un argomento come questo – affitti brevi, turistificazione delle città, problema della casa – il legislatore non ha il coraggio di normare con chiarezza a causa delle agitate confluenze di interessi economici, e, per salvare capra e cavoli, egli si affida con destrezza alle tante lacune della legge, ai conflitti di competenza, e a quelli tra diritti di rilevanza costituzionale. L’unica strada, dunque, per ottenere una nuova tutela dei diritti dei residenti è quella giurisdizionale. Solo il giudice, amministrativo e civile, può configurare qualcosa di nuovo. Il panorama disciplinare è una giungla di piani operativi, regolamenti comunali, leggi regionali, testi unici sul turismo, norme di attuazione, disposizioni nazionali. E tante, troppe lacune. È necessario che un giudice faccia un po’ di pulizia, e interpreti la legge. È un paradosso, ma è un utile paradosso. Anche perché, come direbbe Kelsen, la funzione giurisdizionale non è una funzione dichiarativa ma creativa del diritto”.

Il commento di Cgil, Filcams Cgil e Sunia sulla delibera annunciata dal sindaco Nardella è positivo. “Da tempo ci battiamo a tutti i livelli istituzionali per sconfiggere l’immobilismo sul tema del contrasto agli affitti brevi e degli incrementi dei costi dell’abitare dovuti alla valorizzazione della rendita. Questo è un segnale che va certamente nella direzione giusta, anche e soprattutto in considerazione del vuoto assoluto del Governo su questo tema. Questo intervento va ora consolidato con nuove normative regionali affinché sia estendibile e generalizzabile anche fuori dalle aree Unesco. In parallelo, occorre aumentare gli sforzi sul tavolo aperto in Comune sulle politiche abitative, con la realizzazione di nuovi alloggi Erp, Ers, di social housing e di studentati pubblici. Infine, a questo processo, che vuole contrastare la destrutturazione del mercato turistico, devono essere combinate misure che combattano anche la destrutturazione del lavoro turistico, che va riqualificato – lavoratori e lavoratrici del settore hanno diritto a più diritti e salari – per alzare il livello dell’offerta turistica”.

“Di fronte al vuoto spinto del decreto Santanché, il sindaco Nardella ha portato un passo concreto per fronteggiare gli affitti brevi in una città dove sprofondano nella disperazione tantissime famiglie”, sottolinea, raggiunta da Stamp, Laura Grandi, segretaria del Sunia.

Commento positivo anche da Federalberghi Firenze, il cui presidente Francesco Bechi, dichiara: ” La decisione del sindaco Dario Nardella di cercare una soluzione per superare l’empasse in cui ci troviamo da tempo e che ci impedisce di riordinare la questione dell’accoglienza turistica, salvaguardando i centri storici e favorendo il ritorno della residenzialità è del tutto condivisibile e positiva. Per altro viene dopo quella di impedire le funzioni di ostello agli studentati a dimostrazione dell’attenzione che l’amministrazione sta rivolgendo alla città e al riordino dei flussi turistici oltre che al problema dell’emergenza abitativa. Limitare le trasformazioni da immobili a uso residenziale a immobili residenziali destinati a locazione turistica è un segnale importante che speriamo venga colto anche dal Governo nazionale, visto che la misura ipotizzata dal ministro sul minimo di due notti di permanenza appare destinata a non avere grande risultato. Bisognerà comunque pensare anche a trovare una soluzione al tema del turismo giornaliero, cioè di chi arriva in città senza pernottare, perché si parla di numeri importanti che di fatto apportano davvero poco in termini di ricchezza. Inoltre è necessario che ogni decisione coinvolga le amministrazioni locali che meglio conoscono la loro realtà e le necessità delle città da loro gestite”.

Di tutt’altro avviso le opposizioni in consiglio comunale, di destra e sinistra. “Se era così semplice mettere lo stop agli affitti brevi in centro, perché il sindaco Nardella ha aspettato fino ad oggi? La sensazione è che si usi il tema per fare una battaglia politica contro il governo di centrodestra, che giusto ieri ha varato una bozza di legge, e al contempo si tenti di distrarre l’opinione pubblica dal disastro combinato con la gestione del Maggio Musicale Fiorentino”, dicono  il consigliere e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai e il responsabile del settore turismo del partito Giovanni Gandolfo.

“Abbiamo forti dubbi sulla sostenibilità giuridica di un simile atto – aggiungono Cellai e Gandolfo –. Bene pensare a incentivi fiscali a favore della residenzialità, ma no a divieti giuridicamente senza senso che esporrebbero l’amministrazione a una montagna di contenziosi amministrativi. Il tema è delicato, e non può essere affrontato in modo improvvisato. Giusto certo parlarne, ma con ponderazione e concordando con il Governo le eventuali contromisure. Le fughe in avanti servono solo ad avere un titolo sui giornali di domani”.

Dal capogruppo della Lega e segretario provinciale del partito Federico Bussolin arriva una durissima critica: “E’ davvero curiosa questa versione di Nardella – Don Chisciotte contro gli affitti brevi nell’ultimo scorcio del suo secondo mandato. Un provvedimento varato in tutta fretta, su cui gravano forti perplessità di competenza, fatto con quali reali motivazioni? Crediamo non quella di combattere con efficacia lo spopolamento del centro storico, perché la sinistra non ha mai attuato politiche a favore della residenza, basti pensare ai parcheggi interrati mai realizzati in area Unesco. Invece no, il nostro impavido Sindaco parte alla battaglia contro la rendita in centro storico con un provvedimento di giunta, che inevitabilmente andrà a schiantarsi contro la realtà, come già successo in altre occasioni. Mentre il governo di centrodestra a Roma lavora, anche su questo tema, noi della Lega a Firenze ci opporremo in ogni sede contro atti che ledono la libertà di iniziativa economica privata e il diritto di proprietà”.

Infine, un commento negativo anche dal gruppo consiliare di Sinistra Progetto comune, i cui consiglieri comunali, Antonella Bundu e Dmitrij Palagi scrivono: 

“Ad aprile 2022 il Sindaco scriveva: «L’ostacolo è oggi rappresentato dal codice statale del turismo e da normative regionali». Il senso era: Palazzo Vecchio non può fare nulla, quindi si ragiona sul livello nazionale.
Però ora governa Fratelli d’Italia e c’è da colpire a sinistra, dopo la vittoria di Campi Bisenzio e il successo dei quesiti referendari Salviamo Firenze (che sono trasversali tra i comitati e la cittadinanza, ma abbiamo sostenuto dal primo momento). Perché in questi anni non si è fatto nulla? A noi anche tecnicamente è sempre stato detto che ogni azione comunale sarebbe risultata inefficace. E abbiamo sempre risposto che ci interessava l’azione politica e di insistere a capire quali soluzioni si potevano trovare.
Leggeremo la variante urbanistica, ma appare chiaro come manchi ogni possibilità di un valore retroattivo. Quindi dire “basta affitti brevi in area UNESCO da ora in poi” rischia di essere un fuoco d’artificio, che sposterà il piano della vicenda sugli eventuali ricorsi. Oltretutto, ci interessa capire il parere tecnico della Direzione Urbanistica. E di quello di altri Sindaci e Sindache: anche quando ci fu da organizzare la legge di iniziativa popolare Palazzo Vecchio scelse una strada in solitaria, finendo in un nulla di fatto. Qui ci sembra che interessi di più avere spazio sulla stampa che altro.
Ci impegneremo per capire cosa è cambiato in questi anni, non certo per sfuggire dal merito della questione politica, ma per non consentire a nessuno di prendere in giro la cittadinanza senza affrontare davvero i problemi. E soprattutto ci impegneremo per portare avanti azioni più efficaci, che non rinuncino a rivolgersi anche alla situazione esistente (dato il livello di saturazione in area UNESCO)”.

 

Total
0
Condivisioni
Prec.
Finale di Conference tra Fiorentina e West Ham, il vecchio Franchi apre ai tifosi

Finale di Conference tra Fiorentina e West Ham, il vecchio Franchi apre ai tifosi

stadio franchi aperto per la finale di Conference tra Fiorentina e West Ham,

Succ.
Spazio urbano e cittadini: le storture di una visione solo economicista

Spazio urbano e cittadini: le storture di una visione solo economicista

Urgente rimettere in campo i classici istituti dell’urbanistica “progressista”

You May Also Like
Total
0
Condividi