Sono in tutto 5.900 le richieste valide di buoni spesa presentate da famiglie e cittadini in difficoltà economica, ricevute dal Comune di Reggio Emilia entro il termine ultimo di presentazione delle domande scaduto mercoledì scorso. Le risorse stanziate ammontano complessivamente a circa 960.000 euro, di cui 908.000 sono stati stanziati dalla Regione e i restanti oltre 50.000 euro coperti con fondi dell’amministrazione comunale.
“Abbiamo deciso di integrare la cifra corrisposta dal governo – afferma il sindaco Luca Vecchi – per aiutare le famiglie in difficoltà. Quando ci siamo resi conto che i 908.000 euro stanziati da Roma non erano sufficienti ci siamo confrontati all’interno della Giunta e abbiamo ritenuto doveroso riuscire a mettere a disposizione le risorse necessarie per venire incontro alle esigenze di chi è stato particolarmente colpito dall’emergenza Coronavirus”.
Da alcune settimane, ricorda poi il sindaco, “è attivo il Fondo di Mutuo Soccorso del Comune di Reggio Emilia proprio perché, a fianco di un potenziamento doveroso della sanità pubblica, tutti i Comuni italiani dovranno fare fronte nei prossimi mesi e anni a nuove esigenze che hanno a che vedere prioritariamente con quattro categorie di interventi: aiuto alle famiglie in difficolta’ per la spesa alimentare, sostegno al sistema scolastico, drammatica perdita di introiti per tutto il mondo della cultura e nuove esigenze del welfare in particolare per quanto riguarda l’assistenza agli anziani”.
Per quanto riguarda le domande ricevute è emerso che il 26% dei richiedenti è costituito da nuclei mono famigliari, il 20% circa sono nuclei di tre o quattro componenti e un ulteriore 16% sono famiglie con 5 o più persone. Nel 35% dei casi si tratta di lavoratori che in queste settimane hanno subito perdita o azzeramento del reddito a causa dello stato di emergenza.
Il 38% è rappresentato da cassaintegrati che non hanno ancora percepito indennità e circa il 26% è costituito dal mondo delle partite Iva bloccate dal decreto ministeriale. Quasi l’80% delle famiglie che hanno fatto richiesta dei buoni spesa non gode di altri contributi e sono quindi classificate come “nuovi” utenti, non conosciuti e non in carico ai servizi sociali comunali. Per gestire tutte le richieste il Comune ha raddoppiato da 6 a 12 unità il personale dedicato. All’indirizzo www.comune.re.it/buonospesacoronavirus è disponibile l’elenco dei negozi dove spendere i buoni alimentari.