8 Marzo, CIA chiede più donne nei ruoli apicali

Firenze – Più donne nei ruoli apicali, anche in agricoltura. È questo l’appello di Donne in Campo, l’associazione femminile di Cia-Agricoltori Italiani della Toscana, in occasione della Giornata internazionale della donna.

Intanto domani, mercoledì 8 marzo, si svolgerà a Firenze, il convegno dal titolo “8 marzo. Donne e agricoltura”, organizzato da Donne in Campo e Cia Agricoltori Italiani della Toscana, in programma alle ore 9.30, nella Sala Poccetti del Complesso di Santa Apollonia (Via San Gallo 25, Firenze) nell’ambito del progetto Aware.

L’apporto femminile al mondo del lavoro, in particolare nei ruoli di leadership, come dimostrato da molti studi, ha un impatto significativo sullo sviluppo economico e sociale di un Paese. Ecco perché occorre incoraggiare e promuovere le donne in incarichi decisionali, nelle aziende, nei corpi intermedi e nella politica a tutti i livelli, garantendo, per le pari opportunità, tempi e modi di partecipazione sostenibili in relazione agli impegni e ai carichi sia lavorativi che familiari.

Con questo obiettivo, Donne in Campo-Cia invita nuovamente tutti a sottoscrivere il “Manifesto delle donne per la Terra”, al link https://www.donneincampo.it/manifesto. Una Carta dei valori, ma anche un Documento programmatico, per costruire un’alleanza “fortissima” tra le donne di tutto il mondo “per la vita, l’ambiente, la pace, per costruire un mondo migliore”. Perché oggi, dopo una pandemia globale e con le sfide in atto, da quelle geopolitiche a quelle climatiche, “le donne devono essere là dove si decide. Ѐ un’occasione storica e una grande battaglia per la governance”.

“Sebbene l’agricoltura rispetto ad altri settori mostri aspetti di minore disparità tra i generi – sottolinea Donne in Campo della Toscana -, tanto resta ancora da fare. In particolare, sarà cruciale accogliere l’idea di futuro che le donne dell’agricoltura veicolano nel loro prezioso lavoro quotidiano, legato strettamente a una visione multifunzionale e sostenibile del settore, che coniuga la produzione di cibo con welfare, comunità, tutela di suolo e paesaggio, salvaguardia di risorse e biodiversità, innovazione”. Ancora di più, per quanto riguarda i diritti, “va ricordato che alle agricoltrici, come a tutte le lavoratrici autonome, viene riconosciuta solo la maternità obbligatoria (5 mesi), con un’indennità economica insufficiente a coprire le spese di una sostituzione in azienda – sottolinea la Donne in Campo Toscana -. Inoltre, non vengono riconosciute né la maternità a rischio né il congedo parentale per assistere parenti disabili. Senza dimenticare che il lavoro agricolo non è considerato un’attività usurante”.

Il programma – Mercoledì 8 marzo

Ore 9.30 apertura lavori a cura di Cia Toscana. Saluti di Monica Bettollini, presidente Associazione Donne in Campo Toscana. Interventi: Lucia Tacconi, referente Cia Toscana Progetto AWARE Obiettivi e finalità del Progetto AWARE; Cecilia Manzi, direzione centrale per le statistiche ambientali e territoriali, “ISTAT Le donne in agricoltura: i dati del 7° Censimento”; Alexandra Hincu, Cia Toscana, “Il Progetto regionale Nidi Gratis”. Testimonianze: Le donne dell’agricoltura si raccontano. Conclusioni di Valentino Berni, presidente Cia Toscana.

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