Pontedera – A Pontedera, dal 30 settembre al 2 ottobre, il secondo evento internazionale dedicato alla Vespa, nell’anno in cui lo scooter progettato da Corradino D’Ascanio, ingegnere delle meraviglie, festeggia il settantesimo compleanno. Nella città della Vespa e della Piaggio, dopo il raduno del settantennale di aprile, il ventinovesimo raduno del Registro Storico Vespa: una “tre giorni” che chiamerà a raccolta, da ogni parte d’Italia e dall’estero, i migliori esemplari di Vespa – i più curati, i più impeccabili, i più certificati dagli esperti del Registro Storico, rigorosi supervisori specializzati nel vagliare l’originalità del minimo dettaglio, la fedeltà stilistica della più minuscola sfumatura, del più infinitesimale bullone».
Lo spiega Luigi Moggia, presidente del Vespa Club Pontedera, organizzatore dei due raduni internazionali del 2016 con l’appoggio del Comune di Pontedera, del Vespa Club Italia, del Vespa World Club, di Città dei Motori: «Il Registro Storico Vespa nasce nel 1980, durante una riunione a Legnano, dove si trovarono appassionati e cultori del mito Vespa con l’intento di raccogliere, catalogare, mantenere e divulgare il suo patrimonio storico, sia dal punto di vista della conservazione degli esemplari d’epoca che da quello dei documenti ufficiali Piaggio. Nel 1988, il primo raduno del Registro Storico della Vespa. Quello che organizziamo a Pontedera rappresenta un’edizione speciale, che rientra nei festeggiamenti del settantennale. È l’occasione giusta per ammirare da vicino i migliori esemplari di Vespa d’Europa: i più rari, i meglio conservati, i più curati, i più aderenti alle severe regole che il Registro Storico applica per concedere le proprie certificazioni. Della sua commissione d’intenditori, presieduta da Luigi Frisinghelli, fa parte anche il nostro Giuseppe Stefanelli, già presidente del Vespa Club Pontedera, ritratto perfetto di una generazione che con la Vespa è cresciuta e non ha mai smesso di divulgare il patrimonio di saperi e conoscenze legato al marchio Piaggio».
Sul sito del Vespa Club Pontedera (www.vespaclubpontedera) sono aperte le iscrizioni, riservate a modelli di Vespa immatricolati dal ’46 al 1990 (è necessario che il conducente sia iscritto a un Vespa Club riconosciuto dal Vespa Club Italia). La quota intera (tre giorni) è di 55 euro; ma è possibile anche fare un’iscrizione “light” (25 euro) valida per la sola domenica. Online, oltre ai moduli per registrarsi, è disponibile il programma dettagliato del raduno. I più rapidi a dare la propria adesione sono stati due vespisti di Bolzano. «Più di quaranta soci del Vespa Club Pontedera», continua Moggia, «saranno attivamente impegnati a garantire il funzionamento del grande ingranaggio di quest’appuntamento, molto sentito dai veri appassionati».
«È importante costruire eventi capaci di superare i classici dualismi che, di solito, separano il valore storico della Vespa dalla sua capacità, attualissima, di farsi elemento di rilancio del territorio», spiega Eugenio Leone, consigliere del Comune di Pontedera e referente di Città dei Motori per la Valdera. «Certo, sulla Vespa è germogliato un mito dell’italianità la cui ricchezza culturale, su più fronti (dalla moda al design, dalla comunicazione alla tecnologia, dallo spettacolo allo sport), va difesa e trasmessa; ma è anche una due ruote attorno alla quale è bello creare appuntamenti e momenti d’attrazione in città per un pubblico eterogeneo, non necessariamente vespista. O magari non ancora. Tanti partecipanti non ancora vespisti – ma attratti dallo stile Vespa – potrebbero diventarlo in futuro».
Il raduno, continua Leone, «si apre ufficialmente venerdì 30 settembre presso il Museo Piaggio (dove si svolgeranno, il venerdì a partire dalle 17, il sabato dalle 8.30 alle 11, anche le procedure d’iscrizione), con una serata dedicata a Giorgio Bettinelli, viaggiatore, giornalista, musicista e scrittore che, in sella alla Vespa, ha percorso tutte le strade del mondo dimostrando le enormi potenzialità del piccolo scooter italiano. Poi, dalle 10 di sabato, le Vespa iscritte saranno in esposizione in piazza Martiri della Libertà (il “Piazzone”) con possibilità di visita di Villa Crastan, dove alle 11.30 verrà offerto un aperitivo. Poi, come da programma, la partenza del gruppo (alle 14) per il primo dei due Tour (il secondo è fissato per domenica 2, alle 10) alla scoperta delle bellezze della Valdera, che include una visita alla Cantina del “Podere La Chiesa”. Alle 17, tutti di nuovo a Pontedera, in piazza Cavour, per il concorso d’eleganza, a cui parteciperanno 50 Vespa precedentemente selezionate, che verranno fatte sfilare su una pedana da equipaggi abbigliati in “sintonia” con l’epoca d’immatricolazione di ciascun mezzo; una giuria, poi, selezionerà e premierà le più belle».
«Abbiamo la fortuna di abitare in un comune che ha dato i natali a un simbolo del Made in Italy che tutto il mondo c’invidia», dice il sindaco di Pontedera Simone Millozzi. «Un simbolo di stile, di eleganza, di tecnologia. Ma per questa terra la Vespa incarna anche i valori del lavoro, della competenza legata a generazioni di operai; e, come s’è visto bene con l’evento di tre mesi fa, rappresenta un potente volano di rilancio economico-turistico del territorio. L’idea è quella di festeggiare la Vespa ogni anno, ad ogni compleanno. Senza aspettare l’ottantennale del 2026».