25 Aprile, teatro per ricordare ciò che fu e ciò che rimane

Firenze – Quest’anno il 25 aprile, a Firenze, si festeggia e si ricorda con qualche giorno d’anticipo. Ed è anche un’occasione ghiotta per gli amanti del teatro civile. Ambientato al parco del Gasometro, venerdì 15 aprile andrà in scena lo spettacolo “Non eri tu fucile”, un percorso storico teatrale nel quale non sono previste comode poltroncine nelle quali sedersi ma “un vero e proprio percorso di resistenza che porterà il pubblico- spiega Jacopo del Sole, insieme a Diletta Amati regista della pièce- a divenire esso stesso attore e artefice della propria liberazione”.

Lo spettacolo, attraverso le parole e i ricordi dei partigiani, fa rivivere allo spettatore le paure, le tensioni e le speranze che la popolazione civile visse in quello stretto arco temporale così denso di avvenimenti: “Un’opera teatrale che ha l’ambizione di voler far rivivere quelle emozioni, anche fisicamente, a chi partecipa- precisa ancora del Sole- All’inizio dello spettacolo verrà rilasciata al pubblico una carta d’identità, riprodotta secondo i canoni dell’epoca, con la quale verrà ‘identificato’ per tutta la durata della pièce. Inoltre- continua Del Sole- sarà invitato a spostarsi, insieme agli attori, lungo il percorso scenico che abbiamo ricreato appositamente per rendere più credibile possibile questa sua graduale discesa, fisica ed emotiva, nel periodo della guerra di Liberazione”.

L’intreccio della trama nasce infatti ricostruendo quei difficilissimi mesi sulla base di interviste ai partigiani e alle staffette, leggendo lettere d’amore tra i soldati e le loro compagne lontane, e studiando le vite e le gesta di personalità del tipo di Potente, il famoso comandante della divisione Arno che, insieme ai suoi uomini, riuscirono da soli a liberare Firenze dall’occupazione nazi-fascista.

“La storia della Liberazione di Firenze è un piccolo capolavoro di resistenza civile- continua Del Sole- È infatti la prima città a liberarsi da sola, senza l’aiuto delle truppe anglo-americane. Da questo punto di vista è stato davvero emozionante, per noi autori, ricostruire le vicende attraverso i racconti di chi ne fu protagonista. Oltre al comandante Potente, vorrei ricordare, e far conoscere al pubblico, anche la storia di staffette partigiane, come Liliana Benvenuti, che sono state determinanti per la riuscita dell’operazione”.

E non è casuale nemmeno l’ambientazione al Gasometro: “Abbiamo scelto quel luogo innanzitutto perché nelle immediate vicinanze nacque il comandante Aligi Barducci, alias Potente; e in secondo luogo perché è proprio dalla zona dell’Oltrarno che è iniziata la Liberazione di Firenze” aggiunge ancora Del Sole.

L’attenzione per la ricostruzione storica si è concentrata anche sulla ricerca del materiale originale dell’epoca: “Divise, armi e altri oggetti scenici sono effettivamente quelli del periodo della guerra- precisa ancora il regista- donateci gratuitamente dal Gruppo Storico di Montemurlo”.

Infine, così il regista spiega la scelta del titolo: “Durante una delle mie ricerche, mi sono imbattuto nell’emozionante poema di Gianni Rodari sui fratelli Cervi. In una strofa,- spiega Del Sole- ricordando l’estrema dignità e la fermezza dei fratelli di fronte ai fucili spianati, Rodari scrive: “Ma quando li portarono alla crudele morte, non eri tu, fucile, il più fermo, il più forte”. Il nostro spettacolo, pensato per ricordare il coraggio e il sacrificio dei partigiani fiorentini, non poteva che intitolarsi così”.

Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con il Quartiere 4 e con le sezioni ANPI Di Vittorio, Potente e Isolotto, andrà in scena venerdì 15 aprile alle ore 21.15, al Parco del Gasometro, in via dell’Anconella, 3, a Firenze.

Ingresso gratuito. Si consiglia tuttavia, per ragioni tecniche, la prenotazione al 328 1615599.

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