25 Aprile in Oltrarno: “La Resistenza si fa oggi”

Firenze – 25 aprile Piazza Santo Spirito, domina il rosso. Da diversi anni la piattaforma di Firenze Antifascista ha scelto l’Oltrarno come luogo per festeggiare la Liberazione.

Firenze Antifascista è autofinanziata e coordina movimenti cittadini, realtà sindacali e alcune sezioni Anpi che lavorano parallelamente alla sezione Anpi provinciale; il suo scopo è quello di mantenere viva la memoria dell’antifascismo e mettere in pratica i valori politici della Resistenza.

Gli appuntamenti cittadini più importanti che organizza sono quello di settembre, che commemora le gesta della brigata Sinigaglia e il 25 aprile in piazza Santo Spirito.

Santo Spirito è stato il quartiere più antifascista di Firenze, quello in cui i gappisti operavano con l’appoggio della popolazione. Ma è anche il luogo in cui è stato colpito mortalmente Potente, il capo partigiano della 22 Brigata Garibaldi, solo due giorni prima della liberazione della città. Oltrarno è anche il quartiere che ha pagato un alto contributo di sangue: i franchi tiratori, che coprivano la ritirata dei nazisti, sparavano dai tetti delle case ed era il luogo in cui i fascisti andavano quando dovevano fare una rappresaglia, proprio per punire la storica militanza antifascista.

partigiani in santo spiritoLa prima tappa del corteo è proprio la lapide che commemora Potente. Fa un breve discorso il partigiano Sugo che poi passa la parola a una giovane militante, perché la piazza di Santo Spirito e poi il corteo di più di cinquecento persone che sfilano in Oltrarno non hanno dubbi: non serve a nulla la commemorazione, il 25 aprile non è una ricorrenza, la Resistenza partigiana ha in sé tutti i contenuti per riempire rivendicazioni e lotte per la giustizia sociale e l’anziano partigiano e la giovane militante che si passano la parola ne sono una dimostrazione.

Ne sono convinti gli organizzatori, secondo cui ‘Il fascismo avanza sempre in modo mutevole e se smettiamo di tenere alta la guardia dell’antifascismo tornerà in nuove forme’. Ne sono convinti i giovanissimi studenti dei collettivi medi che intervengono per ricordare come anche oggi nelle scuole ci sia bisogno di intervenire attivamente contro il neofascismo.

Il corteo prosegue per le strade dell’Oltrarno, passa per l’incrocio di via dei Serragli e via della Chiesa. È proprio qui che è stata scattata una delle foto storiche che ritraggono i partigiani con i fucili spianati, che combattono contro i nazifascisti.

sugo in piazza tassoQuando il corteo arriva in Piazza Tasso, si pone una corona di fiori al ceppo che ricorda l’eccidio in cui persero la vita cinque civili, tra cui Ivo Poli, di soli otto anni.

Il corteo si ferma nel luogo dove Riccardo Magherini è morto, il 3 marzo del 2014, perché ‘Oggi la Resistenza e l’antifascismo sono anche combattere gli abusi in divisa’.

Si ritorna in piazza Santo Spirito, tra gli applausi e i cori di chi sta sulle gradinate.

Non interessa, al popolo di Piazza Santo Spirito la commemorazione sterile e vuota, l’importante è mantenere viva la Resistenza e riempirla di nuovi contenuti. Dal palco si susseguono musica e interventi: si ricorda il referendum Alitalia in cui solo ieri i lavoratori hanno resistito alla paura e hanno detto No a un accordo tra sindacati, Governo e azienda che li avrebbe penalizzati. Un altro intervento denuncia la volontà di chiudere il presidio sanitario Santa Rosa, perché ‘Non è utile che ci sia un presidio sanitario in un luogo che non deve essere dei cittadini, ma vetrina per i turisti’.

Mentre cala la luce del sole sulle bandiere rosse e inizia la musica, la Resistenza si rivela per ciò che è: non un ricordo celebrativo, come dicono in molti, bensì un agire nel presente per la giustizia sociale.

 

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