Firenze – La pandemia non ferma il 25 Aprile e, nonostante le restrizioni dovute al Covid, la giornata della Liberazione è ricca di appuntamenti. la Regione lo ricorda partecipando alle celebrazioni, anche e soprattutto on line, organizzate in tante parti della Toscana in occasione del 76esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Una festa che, anche se anche quest’anno resterà confinata nelle piazze virtuali, torna a ricordarci che libertà e democrazia non sono regali ricevuti una volta per tutte, ma conquiste raggiunte con la lotta e il sacrificio di molti, un patrimonio collettivo da presidiare e mantenere per le generazioni future.
Il presidente della Regione Eugenio Giani domenica 25 aprile, alle 9, sarà, insieme al Gonfalone della Regione, alla cerimonia di deposizione della corona di alloro in piazza dell’unità a Firenze che, come ogni anno, viene deposta ai piedi del monumento ai caduti di tutte le guerre.
Alle 11 il presidente parteciperà a Sant’Anna di Stazzema alla cerimonia in ricordo dei martiri dell’eccidio, presso il Monumento ossario. Oltre al presidente Giani, con il Gonfalone della Regione, saranno presenti il sindaco di Stazzema Maurizio Verona, il presidente dell’associazione martiri Enrico Pieri, il parlamentare Umberto Buratti. La cerimonia non prevede la presenza di pubblico, ma sarà interamente trasmessa in diretta, sulla pagina Facebook di Sant’Anna di Stazzema (http://www.santannadistazzema.org/news.asp?idn=1649). Come sempre ci saranno collegamenti con rappresentanti delle istituzioni, personalità del mondo della cultura, firmatari della Legge antifascista Stazzema che hanno aderito da paesi esteri, come Australia e Francia. Previsti interventi del presidente della Camera, Roberto Fico, della senatrice Liliana Segre, dell’onorevole Giuseppe Provenzano. Interverranno anche il presidente provinciale Anpi (associazione partigiani) Filippo Antonini, lo Spi-Cgil con il segretario generale Ivan Pedretti, Mattia Sartori in rappresentanza delle Sardine. La cerimonia si concluderà con i saluti di Adele Pardini superstite della strage.
Alla vigilia della festa, domani, sabato 24 aprile, sarà l’assessore a trasporti e infrastrutture Stefano Baccelli a rappresentare la giunta regionale partecipando a Lucca ad una cerimonia organizzata a Villa Bottini. Qui, nel Giardino dei giusti, tre alberi saranno intestati a don Renzo Tambellini, don Sirio Niccolai, don Guido Staderini, tre sacerdoti, oblati del Volto santo, fautori di una resistenza pacifica ma risoluta, che si sono spesi per salvare la vita a perseguitati politici ed ebrei.
L’assessora all’istruzione formazione e lavoro Alessandra Nardini parteciperà alle manifestazioni organizzate, sempre per domenica 25, a Cascina (ore 10.30) e Vicopisano (11.30).
L’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli prenderà parte all’iniziativa di Anpi e Comune di Firenze, domenica 25 aprile alle 12.0 al Palagio di parte Guelfa con una deposizione di fiori alla Lapide alle donne nella Resistenza.
Domenica 25, alle 11, l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini parteciperà alla manifestazione istituzionale organizzata a Colle Val d’Elsa.
L’assessore Stefano Ciuoffo parteciperà a Prato alla cerimonia organizzata in piazza delle Carceri (nel caso in cui venga sciolto il dubbio legato all’emergenza Covid).
Per quanto riguarda la celebrazione del 25 Aprile da parte del Consiglio comunale di Firenze, l’assemblea elettiva comunale, insieme ad ANPI ed ANED, ai Consigli di Quartiere e all’assessore alla memoria Alessandro Martini, promuovono l’iniziativa “Un fiore per partigianə e deportato”.
I Consiglieri e le consigliere del Comune di Firenze, insieme ad ANED e ANPI ed ai cittadini che lo vorranno, alle ore 12,30 di domenica 25 aprile visiteranno i luoghi simbolo della Resistenza e della Deportazione scelti nei cinque quartieri della città. In questi 23 luoghi saranno deposte le corone in ricordo delle vittime del nazifascismo e la cittadinanza potrà portarvi un fiore rosso in ricordo del loro martirio per la nostra libertà.
“La celebrazione della Resistenza – spiega il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – è anche un momento collettivo di partecipazione e di testimonianza politica che riafferma l’attualità dell’impegno democratico e antifascista, del ripudio di ogni razzismo e discriminazione, della difesa e dell’espansione dei diritti individuali e collettivi. Per questo motivo l’invito a partecipare all’iniziativa è aperto a tutta la cittadinanza che, in assoluta sicurezza, potrà, nel corso dell’intera giornata, portare un fiore alle lapidi ed ai monumenti situati vicino a casa, scoprendo così storie di vicinato, talvolta sconosciute”.
Oltre a questo, Firenze celebra il 76esimo anniversario della Liberazione nazionale in diretta streaming dal Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio con l’iniziativa ‘La staffetta della Liberazione’ e con cerimonie all’esterno in piazza dell’Unità d’Italia e nei cinque quartieri, nel rispetto delle misure imposte dalla pandemia.
“La pandemia non ci consente di celebrare il 25 aprile con una cerimonia pubblica in piazza come eravamo abituati prima dell’emergenza Covid – ha detto il sindaco Dario Nardella – così abbiamo deciso di festeggiare questa importante ricorrenza per il nostro Paese con un’iniziativa nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, che sarà trasmessa in diretta streaming. Ma non per questo meno sentita”. “Grazie alla Rete possiamo festeggiare insieme, anche se virtualmente, la Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo – ha continuato Nardella -. Quella di domenica è una giornata che ci porta a riflettere, una volta di più e con maggiore intensità, sul valore profondo e assoluto della libertà e della democrazia, conquistate con il sacrificio della vita di tanti donne e uomini”.
Domenica le celebrazioni in città, medaglia d’oro della Resistenza, inizieranno alle 9 in piazza dell’Unità d’Italia, dove, come da tradizione, due agenti della Polizia municipale in alta uniforme depositeranno una corona di alloro al monumento ai caduti di tutte le guerre alla presenza del sindaco Dario Nardella, del prefetto Alessandra Guidi, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, di un rappresentante dell’Anpi e di una delegazione ristretta delle forze armate.
Alle 9.45 poi al Sacrario di Campo di Marte il sindaco Nardella, l’assessore alla Cultura della memoria Alessandro Martini, l’assessore allo Sport Cosimo Guccione, il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, un rappresentante di ACF Fiorentina e uno dell’Anpi parteciperanno alla cerimonia di deposizione di una corona per ricordare la fucilazione allo stadio del Campo di Marte, avvenuta il 22 marzo del 1944, di cinque giovani di Vicchio di Mugello condannati a morte dal tribunale fascista e insigniti di medaglia d’oro al valor civile.
A partire dalle 10.30 poi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio si terrà la cerimonia ufficiale, chiusa al pubblico e trasmessa esclusivamente on line sul Canale YouTube ‘Dirette streaming della Città di Firenze’, che si aprirà con l’Inno d’Italia eseguito dal duo di Fisarmoniche Irene Squizzato e Antonio Zappavigna del Conservatorio di musica “Luigi Cherubini”. Nel Salone interverranno il sindaco Dario Nardella e la vicepresidente nazionale dell’Anpi e presidente dell’Anpi Firenze Vania Bagni.
Il sindaco, oltre ad intervenire in ricordo della Liberazione d’Italia, dialogherà con Barbara Serra, giornalista di Al Jazeera in collegamento da Londra, autrice del documentario “Fascism in the Family”. Giornalista televisiva con oltre quindici anni di esperienza nei principali canali all-news internazionali (ha lavorato per BBC, Sky News e Five News), Serra è conduttrice della redazione di Londra di Al Jazeera English e opinionista del programma ‘Tv Talk’ in onda su Rai 3. A seguire Nardella dialogherà con lo studente e attivista politico Leonardo Margarito.
La cerimonia nel Salone dei Cinquecento, nel corso della quale sarà proiettato anche il video “Libere sempre” realizzato dall’Anpi, si chiuderà alle 11.30 con il duo di Fisarmoniche Irene Squizzato e Antonio Zappavigna che suoneranno il canto popolare “Bella Ciao”.
Nel corso della mattinata, oltre alla cerimonia al Sacrario di Campo di Marte (alle 9.45), si terranno iniziative all’esterno in luoghi simbolo dei 5 quartieri, dove saranno presenti i presidenti e un rappresentante dell’Anpi per deporre una corona di alloro in ricordo dei caduti: alle 10 il presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci sarà in via Pandolfini (angolo via del Crocifisso) alla lapide a Senigallia; nello stesso orario la presidente del Quartiere 3 Serena Perini sarà al Monumento ai caduti a Ponte a Ema; alle 11 il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli sarà al Monumento ai caduti in piazza Dalmazia, mentre alle 12 il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni sarà alla Terrazza dei partigiani al cimitero di Soffiano.
Il 25 Aprile c’è anche un altro appuntamento tradizionale, che è quello in piazza Santo Spirito, dove, quest’anno a partire dalle 10,30 fino a sera, senza i punti di distribuzione cibo e bevande e ovviamente con mascherine e distanze, si tiene da anni una celebrazione popolare organizzata da Firenze Antifascista, movimenti, partiti della sinistra, associazioni con interventi, presenza di ex partigiani, con l’aggancio fra la Resistenza e la Liberazione e le lotte sociali dal dopoguerra ad oggi. Nel corso della celebrazione, l’omaggio alla lapide del leggendario capo partigiano Potente, Aligi Barducci, ucciso da un cecchino due giorni prima della liberazione della città e di quella posta in piazza Tasso, dove la famigerata Banda Carità aprì il fuoco sui civili che partecipavano al mercato, uccidendo fra gli altri un bimbo di 8 anni, Ivo Brocchi. Torna anche, seppure sempre in modalità ridotta, l’appuntamento in piazza Poggi organizzato dall’Anpi, con canzoni di lotta e della Resistenza. Quest’anno c’è anche un’iniziativa di alcuni cittadini dal titolo “Ora e sempre Resistenza”: una biciclettata (o con monopattino) che parte alle 10 con ritrovo in piazza Massimo D’Azeglio alla lapide di Radio Cora, da qui ci si dirigerà alla lapide di Spartaco Lavagnini, in via Pandolfini alla lapide di Alessandro Sinigaglia per poi proseguire verso la sede del comitato toscano di Liberazione, per poi andare in piazza Tasso, teatro della strage di civili, per concludersi in piazza Santo Spirito, alla lapide di Aligi Barducci “Potente”.