La presidente della Camera Laura Boldrini ha ricordato i caduti della Resistenza nel corso delle tradizionali celebrazioni a Montesole nel comune di Marzabotto, luogo di una delle stragi nazifasciste più sanguinose tra le tante avvenute nell’Italia occupata.
In un passaggio del suo discorso dal palco, la presidente della Camera ha fatto un chiaro riferimento polemico al leader Movimento 5 Stelle Beppe Grillo: “Nei giorni scorsi qualcuno ha inteso giocare col ricordo della Shoah e dei campi di sterminio. Vergogna! L’antipolitica è un veleno che corrode la speranza e la falsità di chi dice siete tutti uguali tutti disonesti, di chi non vuole vedere le differenze. Io non ho nulla in comune con i politici che corrompono e si lasciano corrompere e non sono la sola”.
Un evidente e voluto richiamo al post sul blog dell’ex comico genovese che parodiava la scritta sull’ingresso del campo di Auschwitz “Arbeit macht frei” (“il lavoro rende liberi”) diventata “P2 macht frei”.
La Boldrini ha anche ricordato che “la prima volta che ho sentito nominare Marzabotto e Sant’Anna di Stazzema è stato alle scuole elementari. La mia maestra intonava a scuola “Bella ciao” e ci raccontava quello che lei sapeva delle stragi e degli stermini dei nazifascisti. Ci seguiva con cura e voleva vedere quanto tempo impiegavano prima di indignarci”.
A chi le chiedeva se sarebbe giusto ancora oggi cantare a scuola “Bella ciao” la presidente della Camera ha risposto: “Il consiglio che darei alle maestre è di parlare in classe di questa parte della storia che viene spesso tralasciata. La libertà non è un dono che dura per sempre, bisogna avere senso critico”.
La Boldrini ha infine ribadito il proprio impegno sulla desecretazione degli atti coperti da segreto di Stato e sulla diffusione dei documenti ritrovati nel cosiddetto “armadio della vergogna”, relativi alle stragi nazifasciste.