Firenze – Italia Viva si presenta. Oggi, in Sala Montanelli, sono i consiglieri comunali Stefano Scaramelli e elisabetta Meucci a presentare i motivi di una scelta che in realtà no stuisce, sia per i rapporti che sono sempre intercorsi fra i due consiglieri e Matteo Renzi. Assente l’ultimo 8in ordine di tempo) acquisto del gruppo, vale a dire la “giannizzera” renziana Stefania Saccardi, che in questo momento ricopre la carica di assessore al diritto alla salute della giunta toscana. Da sottolineare che Stefano Scaramelli è il presidente della commissione alla sanità regionale. dunque, qualcuno premette, ci si trova di fronte a una sanità “vivaista”.
“Italia Viva nasce in consiglio regionale grazie all’iniziativa mia e di Titta Meucci perché è opportuno allargare il campo allargare il campo del centrosinistra, allargare la coalizione di governo, dimostrare a noi stessi e ai cittadini toscani che si può governare insieme ognuno co le proprie idee e con i propri distinguo – dice Scaramelli – nei termini di un centrosinistra plurale che sa stare insieme, che mette insieme a questo punto Italia Viva, Pd e Leu. Questa è la dimostrazione che vogliamo dare ai cittadini toscani che ognuno con le proprie iniziative può dare un contributo importante anche negli ultimi sei mesi di governo della Regione”. Un modo, dice ancora Scaramelli, “per creare le condizioni politiche per arrivare alle prossime elezioni regionali del 2020, avendo governato insieme, di essere più credibili al cospetto dei cittadini toscani, pronti per andare a vincere alle elezioni di maggio con una coalizione ampia, in grado di battere la destra più pericolosa mai vsta in questa regione. L’dentità, la cultura della regione Toscana noi ce la teniamo stretta e credo che Italia Viva a questo punto sia un partito a tutti gli effetti, presente in consiglio regionale. In queste settimane sta partendo una grande azione nei territori Verrà presentato a livello toscano, il 17 noembre, insieme a Matteo Renzi che ha annunciato la presentazione in Toscana della possibilità per Italia Viva di presentarsi alle prossime elezioni regionali. Partiamo da lontano perché ci misureremo sul governo”.
Dunque, tutto sommato, l’intendimento politico della “mossa” di formare il gruppo di Iv in Regione, sarebbe una sorta di “contributo” al Pd e al centrosinistra, magari per evitare la “disfatta” subita in Umbria.
Per quanto riguarda la “vivaizzazione” della sanità toscana, con l’uno-due dell’assessore alla sanità Saccardi e del presidente della commissione sanità Scaramelli, il consigliere rispponde piccato: “E’ una visione un po’ vecchia del “tutto in mano”, della “questione di potere” – dice – la sanità è servizio ai cittadini, è opportunità alle persone che soffrono e che stanno male. Crddo che la sanità venga e debba essere valutata sulle persone che si impegnano in questo settore, con l’occhio ai risultati che hanno raggiunto in questo periodo, in questi anni e sulla qualità dei servizi che vengono offerti ai cittadini. Quindi, non se ne può fare questioni di rivendicazione politica. comunque noi siamo disponibili a un ragionamento aperto con la colaizione, l’elemento positivo di queste ore è che noi, ogni martedì, finalmente faremo un tavolo della coalizione. Questo è positivo perchè a questo punto, con gli stessi diritti e gli stessi doveri i partiti si siederanno al tavolo della coalizione e sono convinto che governeremo e decideremo ogni cosa insieme. Potremmo dire oggi che il Pd è alleato di Italia Viva e Italia Viva è aleato del Pd. Sono due grandi forze importanti, anche radicate nei territori, che saranno il motore del centrosinistra. Mi auguro che questo aiuti anche altri partiti a strutturrsi, a essere forze di governo. il campo del centrosinistra deve essere plurale eampio. solamente se si costruiscono queste condiioni ha la froza politica per supportare il governo e contrastare la destra”.
Dunque, se si tratta, come spiega Scaramelli, di due forze alla “pari” nella maggioranza, non ha senso mettere in discussione la conduzione della commissione sanità. “Nessno ha posto questa questione – glissa Scaramelli – si tratta solo di rumors. Noi abbiamo detto più volte che noi andiamo nel metodo delle questioni. il mio lavoro è stato, in questi anni, impeccabile. Dal punto di vista sitituzionale, gran parte delle leggi trattate in commissione sono state fatte in maniera bipartisan, e servono ai cittadini. Vorrei ricordare il tema di queste ultime setimane, giovani, alcol, droghe. non sono temi di destra o di sinistra, si parla della salute dei cittadini. Bullismo, emergenza, si vanno a dare servizi per i cittadini”.
Certamente, la nascita di Italia viva potrebbe rimettere in discussione la scelta del candidato presidente. “Questo ancora non compete a noi. Abbiamo organizzato un gruppo in consiglio regionale.Ovviamente, il nostro partito sarà al tavolo della coalzione – dice Scaramelli – dal momento che siamo i maggioranza e come tali siederemo al tavolo della coalizione, discuteremo e troveremo una soluzione unitaria, tutti insieme”. Ma è sulla nascita della coalizione politica che Scaramelli insiste, dicendo che “diventa un modello non solo per la Toscana ma per l’Italia, tant’è vero che in queste ore ci stanno chiamando tantissimi consiglieri regionali, non solo toscani, perché anche nelle altre regioni si è capito, andando al voto a maggio, che la coalizione la devi prima sperimentare nel governo di una Regione”. Insomm,a è guardando alla disfatta umbra che, dice Scaramelli, l’insegnamento è giunto. e sarebbe, econdo il consigliere, che le coalizioni messe insieme la “settimana prima non reggono”.
Tuttavia, un intento neanche tanto celato della nuova “nascita”, è senz’altro anche quello di attirare esponenti dell’area “moderata”. Un tentativo che ad ora non ha prodotto effetti, sebbene alcuni rumors diano per possibile qualche sorpresa in questo senso, magari a Prato. Sta di fatto però che ad ora si assiste ad arrivi solo di area Pd. “‘ l’inizio di un’operazione – dice il repsidente della commissione sanità – noi, come ho detto, giochiamo in suadra, andiamo all’attacco, crdo che ci siano dei partiti che giocano al centrocampo, fanno possesso palla. a volte è importante farlo, qualcuno può giocare in difesa, in porta, ma anche in attacco. Si vince facendo goal. Si fa goal solo se si va a prendere qualcuno nei modrati e si strappa qualche punto agli avversari. Un goal in traferta vale doppio”. Un attacco, che prevede scaramelli, vedrà tanto turn over nei prossimi mesi. “Abbiamo tantissimi dirigenti locali che stanno arrivando”. Prossima candidatura in Italia via? “Decideranno gli organismi nei vari collegi”.
Quanto alla famosa “scissione a rate”, per l’esponente di Italia Viva “le persone devono prendere fiducia e anche spinta. Credo che la chiarezza sia un elemento importante, Credo che nei prossimi mesi arriveranno tante persone, quando poi si giungerà a febbraio-marzo e alla campagna elettorale, ognuno sarà con le proprie bandiere e con i propri simboli”.
Di una decisione “non semplicissima” parla Elisabetta Meucci, basata tuttavia su due aspetti: “Uno personale, dal momento che sono stata l’assessore all’urbanistica di Matteo Renzi e abbiamo sempre mantenuto, anche se a distanza, un rapporto di fiducia e di rispetto. Per cui, quando ho avuto la proposta d alui di aderire a questa nuova fomrazione, devo dire che ho trovato elementi positivi, vale a dire l’allargamento dell’offerta politica anche se a sette mesi dalle elezioni, e poi perché i temi portati avanti da Renzi sono quelli che continuano ad interessarmi, e pesno di continuare a farlo anche in Italia Via, perché quello che conta, oggi è creare in sei mesi una coalizione strettissima e di lavorare insieme su quegli obiettivi che vengono da lontano, vale a dire dai 4 anni di legislatura. Per quanto mi riguarda, porterò avanti tutti i progetti legislativi e non solo che sono stati già iniziati col Pd, fra cui la riforma urbanistica, le nuove norme in materia di edilizia, la legge sull’Arpat che oggi verrà presentata in consiglio. Assicuro la mia totale adesione alla progettazione e ai progetti del Pd, quelli in atto e anche quelli che saranno lanciati in questo ultimo semestre”.
Il dubbio, allora, è che si tratti di un allargamento formale, dal momento che sembra che la sostanza sia la stessa. “Negli ultimi sei masi di legislatura, è normale portare avanti un lavoro in cui ho creduto. Naturalmente, si potranno alcniare anche altri temi, innovativ”. Non uno svuotamento, come potrebbe venire il sospetto, dall’interno del Pd verso Italia viva, ma dice Meucci, un “arricchimento. Con la libertà di lanciare nuove idee e nuovi temi. Sei mesi sono brevi elunghi. Brevi perché passano in fretta, ma lunghi perché nella politica possono cambiare gli scenari nazionali”. E sulla questione della candidatura alla presidenza di Giani, sostenuto da Renzi prima di uscire dal Pd, Meucci risponde: “Ora siamo un partito, saremo consultati. Per quanto mi riguarda sono già stata consultata, come consigliera regionale, e ho espresso la mia opinione. Penso che sia necessario tener presente che l cassaforte dei voti democratici è Firenze”. Per uanto rgiuarda dunque il sostegno a Giani, la questione è “ancora in divenire”.
Quanto alle nuove postazioni, i due posti di Italia viva saranno accanto al Pd, “senza nemmeno uno spazio che ci divide. Perchè, lo ricordo, siamo forza di maggioranza”.
La nascita di Italia viva, ma soprattutto la “campagna acquisti” sembra tuttavia innervosire il Pd. Anche perché ci si ppotrebbe chiedere cosa succederà se qualche assessore, ad esempio del Comune di Firenze, volesse passare il guado. Un’ipotesi remota o ddiritttura non credibile per molti dal momento che, assicurano i soliti rumors, la “guardia” del sindaco Nardella sui suoi è molto stretta. Ma le sorprese, in poltica, come si sa, sono sempre possibili.
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