Firenze – Dati double face, quelli che riguardano la crescita italiana nel 2017. Se infatti da un lato abbiamo registrato il record di crescita degli ultimi 7 anni, +1,4%, tuttavia, come ricorda il coordinatore dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre Paolo Zabeo, ” anche nel 2017 nessun altro Paese dell’Ue a 27, purtroppo, ha registrato un aumento del Pil inferiore al nostro”. Il riferimento è ai dati presentati tre giorni fa dall’Istat sull’andamento del Pil nel 2017. Non solo: la commissione europea, per il biennio 2018-2019, prevede per l’Italia comunque la maglia nera della crescita in Ue. “Se per l’anno in corso la ricchezza prodotta nel nostro paese dovrebbe attestarsi all’1,5 per cento, nel 2019 dovrebbe scendere all’1,2 per cento”, conclude Zabeo. “Solo con meno tasse, meno burocrazia e più investimenti pubblici abbiamo la possibilità di rilanciare il Paese, altrimenti, rischiamo di essere sistematicamente relegati come ultimo vagone del treno europeo” è il commento del segretario della CGIA, Renato Mason.