Di più, la pressione fiscale sui cittadini reggiani diminuisce del 20% circa (un valore complessivamente stimato in 16 milioni di euro), principalmente grazie all’abolizione della Tasi sull’abitazione principale, che consentirà di far restare nella disponibilità dei contribuenti oltre 12 milioni di euro. Inoltre, vi sarà un ulteriore effetto positivo delle norme volute dal governo nazionale grazie all’abolizione dell’Imu sui terreni agricoli e sull’area industriale su cui insistono i cosiddetti imbullonati, oltre che in virtù della riduzione della base imponibile su canoni concertati (-25%) e sui comodati ai parenti entro il primo grado (-50%).
Lo schema di Bilancio 2016 – varato dalla giunta e presentato al Consiglio comunale dall’assessore Francesco Notari in vista del voto programmato per fine aprile – è impostato su tre linee principali:1) Politica fiscale come strumento di crescita
2) Attenzione permanente alla qualità e all’ottimizzazione della spesa pubblica
3) Rilancio strutturale e consistente degli investimenti pubblici.“Il 2016 è un anno di svolta per gli investimenti, che si sbloccano e per i quali aumentano gli impegni in una prospettiva di loro stabilizzazione strutturale; è l’anno dell’avvio di importanti cantieri, come l’ampliamento del Palasport, affiancati da azioni di manutenzione specifici assai rilevanti nelle scuole, nelle biblioteche, nei quartieri e nei beni storici del centro, senza omettere le azioni per lo sviluppo del Campus universitario San Lazzaro – ha detto il sindaco Luca Vecchi, presentando le linee di Bilancio alla stampa – Se agli interventi del Comune aggiungiamo quelli rilevanti per la Sanità, con le Case della Salute, le Rems, il Core e a seguire il Mire, per il completamento della Tangenziale Nord e quelli con partnership pubblico-private per il Parco dell’innovazione alle Reggiane e per il Parco industriale di Mancasale, in città si sbloccano risorse per interventi nella cosiddetta Città pubblica stimabili in circa 300 milioni di euro. Grazie allo sblocco del Patto di stabilità interno e al progressivo lasciarci alle spalle la crisi che dal 2008 ha gravato drammaticamente anche sulla nostra comunità: effetti positivi della politica governativa e dell’Amministrazione, che per altro, fatto non scontato altrove, presenta conti in ordine e una programmazione efficacie”.
La spesa complessiva per i Servizi socio-assistenziali nel 2016, è infatti di 20.188.576,25 euro, di cui10.600.000 milioni di euro sostenuti da Farmacie comunali riunite (Fcr). Il trasferimento all’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia è di 20.459.196 euro.
Fra gli altri aspetti qualificanti il Preventivo 2016, appunto il contrasto all’evasione fiscale, con un recupero atteso di 900mila euro, dopo un 2015 chiuso con un recupero di 700mila euro.
Continua il ciclo virtuoso della riduzione del debito pro capite, innescato a partire dal 2005 e in costante diminuzione, con una riduzione dello stock di debito che entro fine anno raggiungerà il 58% circa rispetto al 2005, con restituzioni nello stesso periodo per 91,5 milioni di euro. Il debito pubblico pro capite è previsto a 487 euro nel 2016, contro i 523 euro del 2015 (mentre il dato del 2005 superava ampiamente i 1.000 euro). Inoltre, si è registrata una sensibile riduzione degli oneri finanziari attuali e futuri che il Comune, e quindi la collettività, deve sostenere.
Il Bilancio consuntivo 2015, che il Consiglio comunale è chiamato a votare contestualmente al Preventivo 2016, si chiude con un risultato finanziario positivo di 2,1 milioni di euro, da utilizzare come avanzo sul 2016. Risulta poi una diminuzione della spesa corrente dell’1,6% rispetto al 2014 e una riduzione dell’13% rispetto al 2008.
L’equilibrio della parte corrente è stato mantenuto pur destinando 2.044.000 euro di entrate correnti al finanziamento di investimenti ed utilizzando le entrate di concessioni edilizie esclusivamente per spese in conto capitale.
Si confermano estremamente positivi i tempi di pagamento alle imprese fornitrici, che hanno raggiunto un anticipo in media di nove giorni rispetto alle scadenze delle fatture (considerando che normalmente le scadenze sono a 30 giorni si è pagato mediamente in 21 giorni dalla data di ricevimento fattura), collocando il Comune di Reggio Emilia al quarto posto nella classifica nazionale dei comuni capoluogo per quanto riguarda la velocità nei pagamenti.
Il Comune di Reggio Emilia non prevede alcun aumento della tassazione, che resta invariata a un livello che già era decisamente più basso rispetto alle altre città dell’Emilia Romagna. Si vogliono tutelare anche così le famiglie in difficoltà ed ove possibile contribuire a rilanciare il mercato interno, favorendo i consumi e il potere d’acquisto.
Le persone restano saldamente al centro dell’azione politica e, quindi, il mantenimento dei livelli di qualità del sistema di sostegno sociale ed educativo è la priorità su cui la giunta vuole continuare a investire, anche con modalità innovative.
Inoltre, l’Amministrazione prosegue il proprio impegno a recuperare risorse per la città migliorando la capacità di attrarre finanziamenti da altri enti e da soggetti privati.
Questa linea si confronta e trova sintesi nel Bilancio 2016 con le principali norme di programmazione indicate nella Legge di stabilità 2016 e dalla nuova regola sul pareggio di Bilancio:
– nessun nuovo taglio alle risorse dei Comuni, vengono però consolidati i tagli precedenti (per il Comune di Reggio Emilia, più di 20 milioni di euro dal 2010 a oggi) con un rifinanziamento però solo parziale del Fondo compensativo Imu/Tasi istituito nel 2014 (per Reggio Emilia nel 2015 circa 3,9 milioni, nel 2016 circa 2,8 milioni) e incertezze sulla compensazione integrale del mancato gettito derivante dalle abrogazioni volute dal governo nazionale (ad oggi vi è una differenza negativa fra le stime del Comune e quanto invece indicato dal governo di 2/2,5 milioni);
– superamento del Patto di stabilità interno, che favorisce il rilancio degli investimenti, nel rispetto dei vincoli del pareggio di Bilancio;
· conferma della scelta del Comune di Reggio Emilia del blocco della fiscalità locale: nessun aumento dei tributi locali quali Imu, Tasi, addizionale Irpef, Pubblicità, Affissioni, tassa di soggiorno).
I nuovi investimenti previsti nel 2016 ammontano a un valore di 26,2 milioni di euro , a cui si aggiungono 21,7 milioni di euro per investimenti di opere in corso già finanziate negli anni precedenti, e poste figurative di e/u per acquisizioni patrimoniali a titolo gratuito e altre operazioni di regolazione contabile per 28,5 milioni per un totale di bilancio del 2016di 76,4 milioni, contro i 49,8 milioni di euro del 2015.
Considerata la costante diminuzione degli oneri di urbanizzazione (4,1 milioni previsti nel 2016 contro i 22,7 del 2006), le risorse sono state ottenute principalmente recuperando economie dagli anni precedenti (avanzo di amministrazione e risorse di anni scorsi), da contributi pubblici e da contributi da privati, e dalla previsione di nuovo indebitamento per 5,7 milioni grazie alle nuove regole di finanza pubblica fissate dalla Legge di stabilità per il 2016. Tale legge ha abolito il meccanismo del patto di stabilità, che limitava il pagamento degli investimenti a favore di nuove regole basate sul dover garantire il pareggio di bilancio, ma senza più limitazioni per quegli enti che hanno disponibilità di cassa, quale il Comune di Reggio Emilia.
E’ confermato ed è in corso di realizzazione il Programma di rigenerazione urbana dell’area Reggiane, nell’ambito del Progetto Area Nord, con gli interventi previsti in piazzale Europa, lungo il braccio storico di viale Ramazzini, via Gramsci e i Capannoni 15, 18 e 19, tramite la Stu Reggiane spa, a cui sono assegnati i contributi statali del Piano nazionale Città per 10,9 milioni di euro, oltre a due milioni di euro della Regione Emilia-Romagna. Se si sommano le risorse private in partnership con il pubblico, gli investimenti ammontanoqui a circa 35 milioni di euro.
Tra i principali ambiti altri di investimento nel 2016: Centro storico e Beni culturali, Scuola e Sport,Parchi urbani, Manutenzioni e Sicurezza stradale, in un anno in cui proseguono, anche grazie a partnership pubblico-private, gli interventi di rigenerazione urbana a Santa Croce, il Parco industriale di Mancasale e si avviano, con logiche simili, nuove importanti iniziative, con particolare riferimento all’area della stazione Av Mediopadana e al Campovolo.
Le principali opere pubbliche previste e finanziate con il Bilancio 2016, e previste nel Programma triennale delle opere pubbliche, sono 22.
Fra le più significative:
Cultura – 3.810.247 euro di investimenti per gli spazi destinati alla Cultura. Riguardano fra l’altro il restauro e recupero funzionale dei Chiostri di San Pietro (2.200.000 euro); il Palazzo dei Musei (1.190.000 euro); interventi di riorganizzazione di spazi e servizi alla Biblioteca Panizzi; l’ampliamento del Museo del Tricolore.
Parchi urbani – 950.000 euro per l’opera sistematica di riqualificazione, ristrutturazione e adeguamento dei Parchi urbani.
Edilizia scolastica – 2.896.053 euro per interventi in sei scuole: La Villetta, Lepido, complesso ex Gil, Cà Bianca, Agosti, Morante.
Centro storico – 450.000 euro per interventi di riqualificazione e 150.247 euro per la chiesa di San Giorgio.
Sport – 2.058.671 euro per l’ampliamento e la riqualificazione del Palazzetto dello sport ‘Bigi’, primo stralcio. Inoltre, 150.000 euro per il rifacimento della copertura della palestra di via Mazzacurati.
Quartieri – 150.000 euro per il nuovo Centro sociale Canali.
Strade A – 1.000.000 di ero per manutenzioni straordinarie.
Strade B – 250.000 euro per riqualificazione urbana di strade.
Strade C – 300.000 euro per interventi di miglioramento della sicurezza.
Palazzo di Giustizia – 250.000 euro per adeguamento antincendio.
Cimitero di Coviolo – 700.000 euro per la nuova Sala dei dolenti.
Fra le principali opere pubbliche previste dal Programma triennale per il 2017 e il 2018, vi sono: 2.000.000 di euro per il secondo e terzo stralcio di ampliamento e riqualificazione del Palazzetto dello sport; 2,5 milioni per la Bretella di Rivalta; 1.000.000 di euro per manutenzione e segnaletica di strade e ciclabili; 2,3 milioni di euro per il completamento del Parco industriale di Mancasale; 750.000 euro per il restauro e recupero dei Chiostri di San Domenico; 2,1 milioni di euro per la riqualificazione di via Gramsci (Area Nord, Programma di rigenerazione dell’area Reggiane-Santa Croce); 250.000 euro per il completamento di ristrutturazione e adeguamento dei Parchi urbani; 1.000.000 di euro per manutenzioni straordinarie delle strade; 250.00 euro per il completamento delle azioni di riqualificazione urbana di strade; 750.000 euro per la riqualificazione urbana di piazzale Roversi.
CINQUE OBIETTIVI STRATEGICI – Fondamento su cui è stata costruita la programmazione 2016 e di medio periodo, incluso quindi il Programma triennale delle opere pubbliche 2016-2018, è ilDocumento unico di programmazione (Dup) che è stato articolato su cinque Indirizzi strategici:
1) Progetto Sviluppo economico: la città internazionale, dell’innovazione e della creatività;
2) Progetto Comunità: la città solidale, educante e interculturale;
3) Progetto Territorio: la città sostenibile e di qualità;
4) Progetto Cittadinanza: la città partecipata, sicura e intelligente;
5) Progetto Innovazione in Comune.
Il contesto in cui si articola la pressione fiscale a Reggio Emilia può considerarsi virtuoso, grazie ad un’azione amministrativa che si sta consolidando, con un equilibrio tra entrate (tributi, in questo caso) e spesa per sostenere una sempre più articolata e crescente spesa per i servizi alla collettività; azione locale che si associa a quella positiva del governo centrale in materia fiscale, attraverso la Legge di stabilità 2016.
Il Bilancio di previsione 2016 non prevede, per il terzo anno consecutivo, alcun incremento di aliquote per l’addizionale Irpef, nonché per l’Imu. Reggio Emilia si conferma, anche per il 2016, come il capoluogo dell’Emilia-Romagna con la minor pressione fiscale pro capite complessiva.
Quest’anno la pressione fiscale si alleggerisce per un valore complessivo di 16 milioni di euro, riflettendosi positivamente su famiglie e imprese. Le tasse locali avranno un decremento medio del 20%, di cui beneficeranno in particolare i proprietari di prime case.
La somma di 16 milioni di euro è determinata prevalentemente dalla abolizione della Tasisull’abitazione principale (prima casa), un gettito che a Reggio Emilia è stimato in 12,3 milioni di euro, e questa minor pressione è a vantaggio delle famiglie.
A incidere positivamente sui conti di famiglie e imprese agricole – qui per 1,3 milioni di euro di ‘alleggerimento’ della pressione fiscale – sarà nel 2016 l’esenzione dal pagamento dell’Imu per i terreni agricoli di imprenditori e coltivatori diretti, e la riduzione del 50% della stessa imposta per gli immobili concessi in comodato gratuito a parenti di primo grado.
Restando nel campo delle imprese, una riduzione dell’Imu per 610.000 euro si ottiene per lo scorporo degli ‘imbullonati’, vale a dire la superficie su cui poggiano i macchinari industriali necessari alla produzione.
Il valore complessivo dell’Imu iscritto a bilancio è di 34,4 milioni, valore che sale a circa milioni 50 milioni se si tiene conto di quanto trattenuto dallo Stato .
Infine, è prevista una riduzione del 25% dell’Imu su immobili locati a canone concordato/concertato, con una diminuzione di pressione in valori reali di 1,8 milioni di euro.
Permane l’attenzione alle fasce più deboli e la tassazione rimane invariata rispetto al 2014 e al 2015; non è previsto alcun aumento del prelievo fiscale comunale; sono confermate le cinque aliquote vigenti sull’addizionale Irpef comunale con un meccanismo che garantisce la progressività dell’imposizione anche grazie alla fascia di esenzione fino a 15.000 euro, la più favorevole per i contribuenti nei capoluoghi di regione dell’Emilia. Il gettito totale dell’addizionale Irpef comunale è di oltre 13 milioni di euro.
Le nuove esenzioni e agevolazioni previste dalla Legge di stabilità 2016 per la Tasi prevedono: Abitazione principale ed equiparate (categoria da A/2 ad A/7): esenzione; Fabbricati rurali ad uso strumentale dell’agricoltura (aliquota allo 0,10%); Alloggi sociali (aliquota allo 0,10%); Fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e che non siano in ogni caso locati (aliquota allo 0,25%).
Le aliquote Imu indicate per il 2016 sono le seguenti:
5,00 per mille abitazione principale categorie A1, A8, A9;
7,60 per mille immobili a canone concertato ed immobili concessi in comodato gratuito fra parenti entro il primo grado limitatamente ai caso di scambio reciproco degli stessi e solo se entrambi i soggetti possiedono quest’unica unità immobiliare, nel territorio comunale, eventualmente corredata dalle relative pertinenze, con moltiplicatore ridotto del 25% (come da Legge di stabilità del 2016);
8,60 per mille per immobili concessi in comodato gratuito a parenti entro il primo grado se ivi residenti, a cui si sommano le agevolazioni previste dalla Legge di stabilità 2016;
9,60 per mille aliquota agevolata per immobili di categoria B, C3 (Laboratori), D1 (Opifici), D3 (Teatri e Spettacoli), D4 (Case di cura e Ospedali), D6 (Fabbricati sportivi), D7 (Fabbricati per attività industriali). Unità immobiliari censite nella categoria C1 (Negozi e Botteghe) utilizzate esclusivamente per l’esercizio dell’attività d’impresa direttamente dai proprietari o titolari di altro diritto reale con residenza o sede legale nel comune;
10,10 per mille per terreni agricoli non esentati;
10,60 per mille aliquota ordinaria: si applica a tutte le tipologie abitative non comprese in quelle precedenti ed agli altri immobili/aree non oggetto di agevolazione.
Sono esenti da Imu i fabbricati rurali ad uso strumentale dell’agricoltura e i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (fintanto che permane tale destinazione e purché non siano locati).
Il Bilancio 2016 si concretizza in 160,1 milioni di euro di spese correnti e investimenti per 76,4 milioni.
Considerando anche il rimborso della quota capitale dei prestiti e mutui per 12 milioni di euro e le spese per conto di terzi per 24,2 milioni di euro, il totale delle previsioni di Bilancio per il 2016 ammonta a 273,5 milioni.
L’equilibrio finanziario è stato ottenuto grazie ad entrate correnti per 170 milioni totali, a 46,7 milioni di entrate in conto capitale e per riduzione di attività finanziarie, a 5,7 milioni di nuovo indebitamento, a 24,2 milioni di entrate per conto terzi, al Fondo pluriennale vincolato per 22,5 milioni (risorse da anni precedenti per spese in corso) e all’applicazione di avanzo di Amministrazione vincolato o per investimenti per complessivi 4,4 milioni di euro.