Chissà se Papa Benedetto XVI, quando li ha nominati, a luglio e gennaio 2012, pensava che avrebbero “gestito” la Santa Sede in tempi “brevi”. Stiamo parlando di due Arcivescovi Toscani chiamati dal Pontefice a due incarichi chiave all’interno del Vaticano: l'Arcivescovo Pier Luigi Celata, di Pitigliano, Vice Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ovvero Vice del Cardinale Tarcisio Bertone, e l’Arcivescovo Lorenzo Baldisseri, di Pisa, Segretario del Collegio Cardinalizio, che entrerà in Conclave.
Mons. Celata, 76 anni, è nato a Pitigliano, in provincia di Grosseto, il 23 gennaio 1937, dove è stato ordinato sacerdote l’8 ottobre 1961. Inviato a Roma per gli studi, il 12 dicembre 1985 è stato nominato Arcivescovo da Papa Giovanni Paolo II, che lo ha consacrato il successivo 6 gennaio, ed inviato come Nunzio Apostolico, suo Ambasciatore, a Malta. Quindi è stato nominato Nunzio Apostolico nella Repubblica di San Marino (1988), Slovenia (1992), Turchia (1995), Turkmenistan (1997), Belgio e Lussemburgo (1999). Il 13 novembre 2002 Papa Benedetto l’ha richiamato in Vaticano come Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso.
Il Camerlengo, attualmente il Cardinale Bertone, gestisce il periodo della Sede Vacante, cioè il periodo che va dalla morte del Papa, ora anche dalle sue possibili dimissioni, fino all'elezione del successore. Il Vice Camerlengo, suo braccio destro, è uno dei prelati più importanti della Curia Romana. Fino al 1870, quando esisteva lo Stato Pontificio, era il Governatore di Roma, ed era preposto al mantenimento della pace e dell'ordine in città; oggi, durante la sede vacante è l'autorità più importante: a lui è affidata la sorveglianza del Conclave.
Una curiosità: In questo momento in cui mediaticamente raggiungerà il massimo della sua esposizione, il suo nome non appare nell'Annuario Pontificio, in quanto la sua nomina è avvenuta dopo la pubblicazione dell'Annuario, una sorta di elenco telefonico mondiale della Chiesa Cattolica Universale, che riporta i nomi e i principali dati biografici di tutti i Prelati del Vaticano e del Mondo, divisi per uffici e diocesi.
La sua nomina, a luglio scorso – come scrivemmo a suo tempo, a differenza di quanto scritto da molti quotidiani – non fu uno degli effetti dello scandalo Vatican Leaks, la pubblicazione dei documenti riservati del Papa, che ha visto finire in carcere l’ex maggiordomo del Paolo Gabriele, ma un naturale avvicendamento a questo ufficio, dopo che il predecessore, l’Arcivescovo Santos Abril y Castelló è stato creato Cardinale il 18 febbraio 2012, nello stesso Concistoro in cui è stato creato Cardinale l’Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori.
Mons. Lorenzo Baldisseri, 61 anni, non solo è Segretario della “potente” Congregazione per i Vescovi, ovvero il dicastero-ministero che, per conto del Papa, vaglia le candidature per la nomina dei vari vescovi in tutto il mondo – e il cui attuale Prefetto, il Cardinale Oullet è uno dei principali papabili – ma è anche il Segretario del Collegio Cardinalizio. Senza il suo “appoggio” vescovi non si diventa. Tra Vescovi e Cardinali praticamente tiene sotto osservazione in tutto il mondo l’intero universo della Chiesa Cattolica. L’incarico, rapportato al governo di uno Stato, è pari a quello di un Sottosegretario. Fino a gennaio 2012 è stato oggi Nunzio Apostolico, ovvero Ambasciatore del Papa in Brasile. Nato a Barga, in provincia di Lucca, diocesi di Pisa, il 29 settembre 1940, è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1963, mentre ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 7 marzo 1992, quando è stato nominato da Giovanni Paolo II suo Ambasciatore ad Haiti. Ha poi svolto tale servizio diplomatico in Paraguay, India, Nepal, e Brasile, da dove si trovava da 10 anni. Lui affiancherà il Cardinale Decano del Sacro Collegio, Angelo Sodano, nella convocazione in Vaticano di tutti i Cardinali elettori e nella preparazione del Conclave attraverso le riunioni quotidiane dei Cardinali dal giorno della Sede Vacante all’apertura del Conclave. E’ uno dei pochi Prelati non Cardinali che potrà entrare in Conclave. A lui toccherà verbalizzare l’accettazione della nomina da parte del nuovo Papa. Praticamente un pezzetto della Toscana sarà accanto al nuovo Papa appena eletto.