Oggi l’Arciconfraternita pratese ha accolto 15 bambini bielorussi nella propria sede di via Galcianese. A fare gli onori di casa il Governatore Maria Petrà che in qualità di consigliere nazionale delle Misericordie di Italia e responsabile del progetto “Amici senza frontiere” ha seguito personalmente il soggiorno dei piccoli ospiti. Per Prato si tratta della prima partecipazione a uno scambio che ormai da quasi 18 anni vedono coinvolte le Misericordie italiane e quelle della Bielorussia. “Una esperienza – spiega Valentina Kolossova, presidente della fondazione Misericordia e Salute di Minsk e capo della comitiva – nata col tempo che si è fortificata” dopo la disgrazia di Chernobyl. Si tratta di bambini con disagio sociale, orfani, e ragazzi con disabilità fisica o psichica. “Ogni anno – dice Maria Petrà –alcune sezioni italiane ne ospitano quasi 500”.
Oltre alla parte ludico-ricreativa le Misericordie, e questo è il punto essenziale dell’iniziativa, offrono ai piccoli assistenza sanitaria e controlli medici sicuri e affidabili, cosa che non è assicurata nel loro paese d’origine. “Il disastro di Chernobyl purtroppo colpisce ancora – aggiunge la Kolossova – si calcola che ogni anno in Bielorussia 290 bambini si ammalano di tumore. Un triste dato che pochi conoscono e che purtroppo il nostro Stato ammette con difficoltà”. La giornata pratese è stata resa possibile grazie alla disponibilità della Misericordia di Firenze e di Castel Bolognese.