uDopo il 2020, anche il 2021 – secondo anno di pandemia, contraddistinto da manovre e misure volte a fronteggiare l’emergenza e ad adeguare la risposta del welfare – si chiude in equilibrio, per il Bilancio del Comune di Reggio Emilia, che ha ottenuto l’approvazione di variazione e verifica degli equilibri di fine anno da parte del Consiglio comunale.
La votazione in Aula ha avuto l’esito seguente: 17 voti favorevoli (Pd, Più Europa, Immagina Reggio, Reggio è) e 12 voti contrari (Lega Salvini premier, Alleanza civica, Coalizione civica, M5S, Forza Italia, Fratelli d’Italia).
“Il perdurare degli effetti sociali ed economico-finanziari della pandemia durante tutto il 2021, con un impatto in diversi ambiti forse maggiore che nel 2020 – dice l’assessore a Bilancio e Welfare Daniele Marchi – ha richiesto una doverosa e urgente risposta dell’Amministrazione comunale. E la risposta è stata che tutte le politiche sono state finanziate come da previsioni e non sono stati attuati tagli ai servizi, né ai capitoli di spesa strategici, né agli investimenti.
“Questo è avvenuto a fronte di trasferimenti statali basati sui ‘fondi Covid’ di 3 milioni di euro, a fronte dei 10 milioni di euro dello scorso anno, quindi trasferimenti significativamente inferiori, sebbene, va parimenti evidenziato, nel 2021 le interruzioni delle attività economiche per chiusure contenitive della pandemia siano state relativamente minori rispetto al 2020 e l’interruzione della vita sociale sia stata meno pesante, grazie principalmente alla campagna di vaccinazione e a una accresciuta consapevolezza della cittadinanza. E’ possibile affermare che il Bilancio del Comune ha retto grazie alle scelte politiche fatte e alla capacità amministrativa.
“La variazione di fine anno – prosegue l’assessore – è la manovra che tipicamente si occupa dell’andamento e del finanziamento degli organismi partecipati dall’ente comunale. In proposito si evidenzia che nel suo complesso la cosiddetta holding comunale è indirizzata verso un sostanziale equilibrio dei conti, con alcuni casi anche di minor necessità di trasferimenti rispetto allo scorso anno. Va sottolineata per altro, e anzi lo sottolineano i numeri, la piena conferma dell’impegno pubblico politico, economico e organizzativo nelle strutture di welfare, a cominciare da quelle dedicate alle persone anziane”.
Con particolare riferimento ad Asp Città delle Persone, l’assessore sottolinea che “la Asp, fra le più grandi in regione, si avvia a chiudere un Bilancio 2021 in pareggio, grazie anche a un incremento del trasferimento comunale di circa 580.000 euro (per un totale trasferimento pari a 4.313.000 euro), da parte del Comune, attingendo alle ‘risorse Covid’ e ad una nuova normativa regionale che dà prevede risorse per la gestione pubblica dei servizi, destinate a Comuni con partecipazione o pieno controllo in Asp. Gli investimenti importanti previsti per il triennio 2021-2023 sono fatti confermando e anzi aumentando l’impegno finanziario del Comune per sostenere tutti i servizi di Welfare”.
Per quanto riguarda Farmacie comunali riunite (Fcr), si attua un trasferimento di circa 700.000 euro in più rispetto allo scorso anno, giustificato dalle maggiori spese, rispetto alla spesa sociale programmata con il contratto di servizio, determinate da due fattori importanti: l’incremento del trasporto speciale di persone disabili e anziane determinato dalle misure di prevenzione e dal contesto pandemico, ed il maggiore impegno di protezione e assistenza dei minori migranti non accompagnati, i cui flussi di arrivo sono ripresi nel 2021, dopo la sostanziale interruzione del 2020.
I maggiori costi e/o minori ricavi sostenuti da Asp e Fcr sono quindi determinati massima parte da effetti diretti o indiretti della pandemia, ovvero dalla necessità di fronte all’emergenza sanitaria, a cui di fatto, per la loro stessa mission, sono state più esposte di altre Partecipate.
Il trend di spesa degli organismi partecipati del 2021 risulta infatti praticamente invariato rispetto al 2020: se infatti era stato pari a 34.261.700 euro nel 2020, si attesta sui 34.764.700 euro nel 2021, con uno scostamento di circa 500.000 euro.
Fondazione I Teatri, Fondazione nazionale della Danza-Aterballetto, Istituto musicale Peri, Istituzione Scuole e Nidi dell’infanzia e Fondazione Mondinsieme fanno rilevare un trend di spesa inferiore a quello dello scorso anno.
In generale, fra le principali necessità di integrazione risulta l’aumento del costo dell’energia, con un maggior fabbisogno di 400.000 euro.
Rispetto alle entrate, si evidenzia una ripresa dell’attività di accertamento dell’evasione ed elusione fiscale che ha portato al recupero di 3 milioni euro.
Ulteriori 300.000 euro costituiscono agevolazioni (e quindi mancati introiti per l’Amministrazione) per le distese degli esercizi pubblici.
Per quanto riguarda la rimodulazione degli investimenti, infine, da segnalare i circa 8 milioni di euro per l’acquisto da Stu Reggiane spa del Capannone 15C dell’Area Reggiane quale sede nel Parco Innovazione del nuovo quarto Polo universitario di Unimore dedicato al Digitale, 400.000 euro in più per la riqualificazione del Centro sportivo di Villa Sesso (totale intervento 600.000 euro) e 220.000 euro per il proseguimento della riqualificazione del Palazzetto dello Sport ‘Giulio Bigi’.