11 settembre 2001: per non dimenticare

Le vittime saranno ricordate a New York nella cerimonia di Ground Zero osservando 6 minuti di silenzio. I 16 principali edifici di New York saranno illuminati di blu e due giganteschi fasci di luce saranno proiettati verso il cielo dall’alba al tramonto

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rilasciato questa dichiarazione in onore delle vittime dell’11 settembre 2001. “Ventidue anni fa 2.977 vite preziose ci furono rubate in attacchi deliberatamente malvagi contro la nostra Nazione. Nelle Giornate Nazionali di Preghiera e Memoria, ci riuniamo per rinnovare il nostro sacro voto: Non dimenticare mai. Non dimenticare mai i genitori, i figli, i coniugi, gli amici e le persone care che abbiamo perso quel giorno. Non dimenticare mai gli eroi che si sono fatti avanti per salvare i loro connazionali americani e aiutare le nostre comunità a ricostruire nelle ore – e negli anni – successivi. E non dimenticare mai il nostro obbligo di onorare la loro memoria e il loro servizio costruendo un futuro più sicuro per tutti. A tutte le famiglie delle vittime che hanno dovuto sopportare l’assenza di una persona cara negli ultimi due decenni, so che 22 anni sono sia una vita che un attimo. Gli stessi ricordi che ci aiutano a guarire possono anche far emergere il dolore e riportarci al momento in cui il dolore era crudo, al momento in cui una persona cara e i suoi sogni ci sono stati rubati in un istante. Oggi, quando quel dolore è particolarmente grande, la First Lady e io ti teniamo vicino ai nostri cuori”.

Le vittime saranno ricordate a New York nella cerimonia di Ground Zero osservando 6 minuti di silenzio. I 16 principali edifici di New York saranno illuminati di blu e due giganteschi fasci di luce saranno proiettati verso il cielo dall’alba al tramonto.

Per la prima volta dal 2001, il Presidente però non sarà a New York. Celebrerà l’anniversario della strage, portata a termine da terroristi arabi affiliati ad Al Qaeda, da una base militare ad Anchorage in Alaska. Come dire che i nuovi nemici dell’America ora sono da un’altra parte, in Russia e in Asia. A Ground Zero ci sarà la vicepresidente Kamala Harris, mentre la first lady Jill deporrà una corona di fiori al Pentagono dove andò a schiantarsi uno degli aerei dirottati (l’altro cadde in Pennsylvania dopo una collutazione tra i terroristi e i passeggeri). A conferma del fatto che i timori di Biden sembrano tutt’altro che infondati, il Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Russia Dmitry Medvedev, fedelissimo di Putin, ha dichiarato con lugubre tempismo di ritenere probabile un nuovo 11 settembre per gli Stati Uniti, “ma questa volta con armi biologiche o nucleari”.

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