Tornano i manichini “impiccati” di Casapound in occasione del Primo maggio. “Cosa c’è da festeggiare oggi?” chiedono i membri del gruppo di destra radicale che hanno appeso i manichini vestiti con tute da lavoro davanti alla sede cittadina di Equitalia.
Per ognuno vari cartelli appesi ricordavano alcuni dei più drammatici fattori di disagio legati alla crisi: disoccupazione, mutuo, usura e la stessa Equitalia.
“In un Paese – sottolinea Marco Sala, responsabile di CasaPound Reggio Emilia
– che perde 248mila posti di lavoro in un anno, con il 38,4% di disoccupazione
giovanile, con la chiusura di 1000 imprese al giorno nel 2012, con le molte
ancora attive impossibilitate ad accedere al credito pur essendo creditrici nei
confronti dello Stato, con una ‘persecuzione’ da parte di Equitalia nei
confronti spesso non dei furbetti’ ma di coloro che sono più in difficoltà
economiche, ci chiediamo – conclude Sala – dove sia la Festa del Lavoro”.